Cultura

Leone, Oriana Fallaci ha subito una damnatio memoriae

Alla Festa di Roma la serie sulla giornalista, poi su Rai 1

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 21 OTT - Non la corrispondente di guerra, l'intervistatrice implacabile dei leader mondiali, la voce delle invettive de La rabbia e l'orgoglio post 11 settembre, ma l'Oriana Fallaci meno conosciuta, quella degli esordi nel giornalismo, dal 1955 al 1959, fra le cronache da Hollywood e i primi grandi traumi personali. E' il ritratto in otto episodi (prodotto da Paramount Television International Studios e Minerva Pictures in associazione con Redstring) della giornalista e scrittrice, scomparsa nel 2006, racchiuso in Miss Fallaci, la serie di Luca Ribuoli, Giacomo Martelli, Alessandra Gonnella con protagonista Miriam Leone, al debutto con i primi due episodi alla Festa del Cinema di Roma e prossimamente su Rai 1 (non ci sarà un passaggio iniziale su Paramount+).
    "Noi esploriamo la sua 'età dell'innocenza'" spiega Leone, che aveva già impersonato Fallaci nel corto di Alessandra Gonella del 2019 A cup of coffee con Marilyn, su un episodio raccontato anche nella fiction. La serie (per la quale i produttori non escludono altre stagioni per proseguire la storia, ndr) "si intitola Miss Fallaci perché poi da qui diventerà Oriana - dice l'attrice -. E' il racconto di formazione di una ragazza che scopre se stessa e cerca di affermarsi nella sua passione. Abbiamo fatto una ricerca ossessiva delle sue origini, anche nel look di quegli anni, e non è stato facile anche perché le sue prime interviste televisive sono degli anni '60. Speriamo di aver raccontato la forza di Oriana nei propri sogni e le proprie azioni, fra sconfitte vittorie, ansie e depressioni mostrando anche le paure di una ragazza che diventa una donna".
    La serie (costruita con un approccio particolarmente pop, ndr), secondo Leone, può avvicinare Fallaci "alle nuove generazioni che poco sanno di lei. 'La rabbia e l'orgoglio' ha creato una sorta di damnatio memoriae su di lei, una grande intellettuale del '900 con molto da dire anche oggi". La storia, che ha fra gli interpreti anche Maurizio Lastrico, Francesca Agostini, Johannes Johannesson, Ken Duken, Rosanna Gentili, Giordano De Plano, Francesco Colella, si apre a metà negli anni '50, con la giornalista nella redazione de L'Europeo, dove non accetta di venire 'relegata' a raccontare il cinema.
    Così si lancia nella scommessa con il direttore di riuscire a intervistare Marilyn Monroe, chiedendo in cambio, nel caso ci fosse riuscita, di passare ad altri temi. Parte così la sua avventura negli Stati Uniti. Parallelamente la giornalista inizia una relazione intensa e tormentata con il collega Alfredo Pieroni (Lastrico). (ANSA).
   

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