ROMA - "Ho ancora tantissima voglia di mettermi in gioco, di provare, cambiare. D'altronde la parte più bella del nostro mestiere è proprio alzare sempre di più l'asticella dei nostri limiti". Così, dopo il successo da 160 mila spettatori per la sua strega Gothel di Rapunzel, il ritorno in tv con Heather Parisi in 'Nemica Amatissima' e anche un libro autobiografico, 'Ogni giorno il sole' (ed. Piemme), Lorella Cuccarini torna al teatro. Parrucca nera e preziosa corona in testa, è 'La regina di ghiaccio' nel nuovo musical scritto e diretto da Maurizio Colombi con Giulio Nannini, al debutto dal 2 al 26 marzo al Brancaccio di Roma e in tournée la prossima stagione.
Ancora una fiaba, ma niente a che vedere con il cartone Frozen. L'ispirazione è alla Turandot di Puccini e alla storia orientale delle Mille e un giorno che ispirò la fiaba teatrale di Carlo Gozzi. "Uno spettacolo che piacerà ai piccoli, ma più maturo rispetto a Rapunzel - dice lei - Sorprenderà anche gli adulti". "Puccini - spiega Colombi - morì prima di finire la Turandot. E visto che di finali ne esistono due, noi ne abbiamo scritto un altro ancora, inserendo anche nuovi personaggi come le tre streghe Tormenta, Gelida e Nebbia, i consiglieri dell'imperatore Ping, Pong e Pang, la Dea della Luna Changé e il Dio del Sole Yao". Tra "tanti riferimenti a Puccini e alle sue arie, da Nessun Dorma a Gelida Manina, scenografie alla Broadway" e i brani pop di Davide Magnabosco, Paolo Barillari e Alex Procacci, il musical però ribalta un po' la storia della Regina, vittima di un maleficio, ma che si rivelerà romantica di fronte all'amore di Calaf (Pietro Pignatelli).
"C'è un omaggio all'Opera che è la nostra cultura - dice la Cuccarini - Ma la Turandot aveva il cuore di ghiaccio, era cattiva senza una spiegazione. Qui invece il personaggio è affascinante perché ha due facce. E forse per questo è il più difficile tra i ruoli che ho interpretato". In qualche modo, aggiunge Colombi, "è un messaggio: oggi la donna si è evoluta e all'uomo ha tolto persino il privilegio di poterla difendere". "E' vero - incalza la Cuccarini - le donne oggi sono più di carattere. Possono mettere paura agli uomini. Dopo tante lotte per emergere, dovremmo recuperare un po' della nostra femminilità. Alle mie figlie dico sempre di lasciarsi corteggiare. E ai maschi di essere cavalieri, perché le donne vanno sempre rispettate".
Intanto per lei, dal 3 marzo, è in arrivo un nuovo cd per la Warner con la rivisitazione delle sigle cantate in tanti anni di tv, "più gli inediti Cento e Il Mio viaggio, da Buona Domenica e Domenica In, e un medley live da Amica Amatissima". Un ritorno al varietà? "Mi piacerebbe lavorare con Fiorello - risponde - ma anche un programma corale tutto al femminile. No, con Heather Parisi - prosegue - non credo ci siano proprio i presupposti". Si vedrebbe giudice a un talent, magari ad Amici? "Ci sono già stata ed è un'esperienza molto stimolante - prosegue - Io non dico mai di no a prescindere, purché siano progetti dove la mia presenza abbia un senso". Poi a sorpresa, la nuova scommessa. "Stiamo lavorando a un debutto nella prosa, con una commedia contemporanea".
Leggi l'articolo completo su ANSA.it