(ANSA) - L'AQUILA, 01 AGO - "Dopo aver girato il mondo, la
rielaborazione di 'Lei dunque capirà' debutta all'Aquila, luogo
dove sono le mie radici da regista, per me è come tornare a
casa", così il regista Antonio Calenda alla vigilia della prima
nazionale di 'Lei dunque capirà' di Claudio Magris con Daniela
Giovanetti, in scena martedì 2 agosto all'Auditorium del Parco,
ore 18. Lo spettacolo è presentato dal Teatro Stabile d'Abruzzo
e dal Gruppo della Creta rientra nella rassegna I Cantieri
dell'Immaginario.
Nei tempi in cui L'Aquila era il centro della cultura italiana
tra i grandi nomi del Teatro Stabile Abruzzese e l'Accademia
delle Belle Arti. Mi piace tornare perché per me le radici sono
un po' lì".
Tra gli spettacoli di Calenda entrati nella storia del teatro
d'avanguardia, in scena all'Aquila, anche Il Coriolano di
Shakespeare con con Gigi Proietti e Operetta di Gombrowicz con
Proietti e Piera degli Esposti.
Lei dunque capirà è sorprendente: i topoi della sua scrittura
come il tema del disincanto, i richiami alla cultura
mitteleuropea (evocata qui da suggestive atmosfere kafkiane)
percorrono un testo che si incentra, però, su una storia intima
ed avvincente, sulla verità e l'impossibilità di un amore
struggente e totale, raccontato in una dimensione che gioca sul
filo fra realtà e metafora, rifacendosi ad Orfeo. (ANSA).
Magris e Calenda all'Aquila ritrovano il mito di Orfeo
Euridice è Daniela Giovanetti, virtù e difetti del suo amato
