Cultura

Ridere, emozionarsi, pensare al Teatro Parioli 2023/24

Stagione varia con attenzione alla drammaturgia italiana

Ridere, emozionarsi, pensare al Teatro Parioli 2023/24

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 21 GIU - Una stagione eclettica quella 2023-24 quella del Parioli, come serve per il pubblico di quel teatro, ma sempre attenta alla qualità, grazie alla direzione artistica di Piero Maccarinelli, e in particolare col grande merito di puntare sulla drammaturgia italiana contemporanea da Armando Curcio a Annibale Ruccello, da Giovanni Grasso a Maurizio De Giovanni, da Cristina Comencini a Stefania Rocca, da Rosa Meduni e Roberto De Giorgi a Massimiliano Bruno. Una stagione all'insegna di ''Ridere, pensare, emozionare'', che è poi, anche se il ridere è più variabile, la funzione che dovrebbe avere ogni buon spettacolo. Si comincia così il 25 ottobre col coraggioso, coinvolgente ''Caso Kaufmann'' di Grasso che ci porta nelle Germania 1941 delle persecuzioni raziali con Franco Branciaroli, Graziano Piazza e Viola Graziosi e la regia dello stesso Maccarinelli reduce da un gran successo milanese e si arriverà, col 19/mo appuntamento, a chiudere il 26 maggio con i ''Discorsi amorosi'' di Riccardo Rossi con la partecipazione in scena dello scrittore Riccardo Colombati. Al programma principale si aggiungono Altri Percorsi, con una rassegna di Stand-up comedy, genere sempre più di successo, a cura di Paolo Ruffini; La Storia a processo: colpevole o innocente?; appuntamenti con gli autori; varie serate particolari come quella con Paolo Crepet che cerca con ''Prendetevi la luna'' di comunicare la sua ricetta per reagire a rassegnazione, accidia, mancanza di speranze che andranno da ''Ebreo'' di Alberto Ferrari a ''Tel chi Flippo'' di Filippo Caccamo; produzioni di Teatro per Ragazzi nei weekend di settembre e ottobre a partire da ''Il piccolo principe'' da Saint Exupery. Difficile scegliere dal cartellone ma bisogna ricordare almeno un piccolo capolavoro come ''Ferdinando'' di Annibale Ruccello, premio IDI, con e regia di Arturo Cirillo.
    Giovanni Vernassa, Michele e Enzo Gentile, che del Parioli sono i produttori, hanno sottolineato l'importanza del riconoscimento da parte del Mic quale Centro di Produzione Teatrale, lamentato l'assenza di apporti da parte di Comune e Regione, elencato le coproduzioni con altri teatri e Stabili, ricordato il collegamento col Teatro dei Marsi di Avezzano. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it