Cultura

Io, Anna Dostoevskaja. A Roma il racconto di Maddalena Maggi

All'Argentina il 30/11 con la pianista Mariangela Vacatello

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 28 NOV - Serata al femminile, il 30 novembre, al Teatro Argentina per la stagione dell'Accademia Filarmonica Romana con 'Io, Anna Dostoevskaja', nuovo progetto dell'attrice e regista Maddalena Maggi con la pianista Mariangela Vacatello dedicata ad Anna Grigor'evna, la giovane stenografa divenuta la seconda moglie di Dostoevskij. Dalle sue memorie contenute nel libro 'Dostoevskij, mio marito' Maggi ricava un testo teatrale che si intreccia all'ascolto musicale di un altro grande personaggio della cultura russa, Sergej Rachmaninoff. "Nel 1866 - dice la regista - Anna Grigor'evna ha 20 anni ed è la migliore allieva di stenografia della sua scuola, quando un giorno le viene proposto il primo lavoro importante: stenografare per Fëdor Dostoevskij. Accetta immediatamente presagendo l'inizio di una nuova vita di lavoro e indipendenza".
    Lo scrittore aveva 45 anni, stava ultimando Delitto e Castigo e si stava affermando come uno degli autori più interessanti della sua generazione. Ma era in un momento molto critico a causa di un contratto capestro con un editore.
    Anna - spiega Maggi - in 26 giorni lo aiuterà a scrivere Il giocatore: lui detta, lei stenografa, incoraggia, organizza tempi e modi di lavoro. Dostoevskij è ammirato da Anna, dal tono serio e quasi severo con cui parla, dalla sua sensibilità. Anna si trova davanti un uomo sorprendente, lucidissimo nella sua visione artistica eppure ingenuo fino all'inverosimile, solo.
    Alla fine della loro collaborazione Dostoevskij chiederà la sua mano.
    La loro unione durerà 14 anni, fino alla morte di lui. Anna diventerà la madre dei suoi figli, la sua fedele collaboratrice, lo guarirà dal demone del gioco e creerà le condizioni perché lui scriva i suoi più grandi romanzi. "Sarà la prima donna russa a fondare una casa editrice, ad aprire una libreria e curerà l'edizione dell'opera omnia del marito. Dopo la sua morte scriverà un preziosissimo libro di memorie. Nel 1917 durante la Rivoluzione russa rimarrà impigliata nella storia e morirà sola e ammalata in uno sperduto paesino della Siberia".
    A impreziosire la serata la pianista Mariangela Vacatello che, alternandosi al racconto, eseguirà una selezione di brani celebri e meno noti di Rachmaninoff. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it