(ANSA) - MILANO, 29 FEB - Roberto Bolle piace anche quando
interpreta un resistente/terrorista ceceno che combatte i russi
e costringe la nipote, a suon di violenze, segregazione e
droghe, a mettersi una cintura esplosiva per fare un attentato a
Parigi.
Nella parte dell'impietoso Kamzan, ha infatti conquistato il
pubblico della Scala nella prima rappresentazione di Madina,
lavoro con musiche originali di Fabio Vacchi, coreografia di
Mauro Bigonzetti e libretto di Emmanuelle de Villepin tratto dal
suo romanzo 'La ragazza che non voleva morire'.
Un complesso meccanismo forse a volte troppo complesso, con
la voce narrante di Francesco Arigò, il tenore Paolo Antognetti
e il mezzosoprano Anna-Doris Capitelli, i cori (diretti da
Alberto Malazzi) a fare da didascalia alla coreografia di
Bigonzetti.
Madina (l'elastica Antonella Albano) vuole vivere e infatti
si toglie la cintura esplosiva perché non vuole morire e non
vuole uccidere, ma l'artificiere chiamato a disinnescarla resta
ucciso e lei viene processata. Lei, che ha visto lo stupro della
sua migliore amica poi uccisa dai russi, che è stata a sua volta
stuprata, che ha subito il volere di Kamzan con cui è
protagonista di un violento duetto. Invano il padre di Kamzan,
Sultan (Gabriele Corrado), cerca di fermarlo. E invano Olga
(Alessandra Vassallo) e il giornalista Louis (Gioacchino
Starace) cercano di difendere al processo la ragazza che viene
condannata a venti anni di carcere.
Per tutto il cast applausi, così come per il direttore
Michele Gamba. (ANSA).
Bolle piace anche come terrorista, Madina applaudito alla Scala
Per prima volta a teatro pieno il lavoro di Vacchi e Bigonzetti