(ANSA) - ROMA, 22 APR - "Noi di FdI siamo stati i primi a
chiedere che i vertici Rai siano convocati dalla Vigilanza per
chiarire sull'accaduto e se corrispondeva al vero che allo
scrittore era stato offerto un compenso abnorme per leggere un
minuto di monologo, prima ancora che l'azienda fornisse una
spiegazione". E' quanto sostiene in un'intervista al Messaggero
la vicepresidente della commissione di Vigilanza Augusta
Montaruli (FdI).
"Io mi ritrovo nelle parole di Meloni - prosegue - chi viene
dalla nostra tradizione politica ha vissuto sulla propria pelle
l'ostracizzazione per le proprie idee. Anche per questo
rifiutiamo ogni tipo di censura. La domanda che dobbiamo porci
è: posto che la libertà di parola va garantita a chiunque, un
monologo contro il presidente del Consiglio sulla tv pubblica
sarebbe stato considerato normale in un altro Paese? La sinistra
avrebbe accettato un monologo contro Schlein o Gentiloni? Il
principio del pluralismo non può voler dire solo insultare la
destra, e attaccare la tv pubblica quando invece dà notizie
sgradite, come le inchieste a Bari che hanno colpito esponenti
del Pd. Che poi non ci sia stata alcuna censura è dimostrato dal
fatto che la Bortone ha letto il monologo, quindi non c'è era
alcun veto".
Sergio parla di una volontà di distruggere la Rai: "Le sue
affermazioni saranno valutate quando le proferirà in
Commissione". Una audizione di Sergio "credo sia un passaggio
opportuno. Del resto se è vero come è vero che allo scrittore è
stato offerto uno spazio a titolo gratuito per effettuare il
monologo, è evidente che il problema non erano questioni
editoriali ma solo di cachet. E mi chiedo perché se l'autore è
così convinto delle sue idee non abbia accettato, rinunciando a
un compenso di 1.800 euro al minuto". (ANSA).
==Rai: Montaruli (FdI), Sergio dovrà riferire alla Vigilanza
Il pluralismo non è insultare la destra, noi contro la censura