(ANSA) - RAVENNA, 23 MAG - L'appuntamento con la musica sacra
di Ravenna Festival, il 24 maggio alle 21,30, avverrà come di
consueto in quell'inno alla natura che è l'abside di
Sant'Apollinare in Classe, il cui mosaico ritrae il santo in una
verdeggiante vallata che brulica di vita sotto il cielo
stellato. In scena, quel capolavoro che è La Creazione di Franz
Joseph Haydn, un oratorio che trabocca di gratitudine e
meraviglia di fronte al Creato e che ci riporta all'alba dei
tempi: la contemplazione di un mondo ancora bambino, durante
quei sette giorni che il libro della Genesi scandisce con le
parole E fu sera e fu mattina, titolo della XXXV edizione di
Ravenna Festival.
Se ne farà carico la ravennate Accademia Bizantina che,
proprio quest'anno, festeggia 40 anni di attività. Sul podio il
direttore musicale del complesso, Ottavio Dantone, alla guida
anche del Philharmonia Chor Wien preparato da Walter Zeh, con il
soprano Charlotte Bowden a cantare sia l'arcangelo Gabriel che
Eva, il tenore Martin Vanberg che si cala nei panni (alati) di
Uriel e Andre Morsch in quelli di Raphael e del primo uomo,
Adam. L'appuntamento sarà in diretta streaming su
ravennafestival.live. Nell'anno in cui Ravenna Festival riflette
sul rapporto fra uomo e mondo e sulla necessità di trovare un
nuovo equilibrio, l'esecuzione di Die Schöpfung (La Creazione)
ci ricorda quale irraggiungibile e irripetibile capolavoro,
quale architettura di vita e relazioni, sia oggi in mortale
pericolo. Eseguita per la prima volta a Vienna il 19 marzo del
1799, nell'Oratorio Haydn affida alle voci dei tre arcangeli,
Raffaele, Gabriele e Uriele, la narrativa della Creazione. Ai
recitativi si alternano squarci sinfonici che regalano venti e
folgori, neve e rugiada, in una serie di pennellate in cui il
compositore dispiega tutta la sua inventiva, come fa anche per
il canto degli uccelli o lo strisciare dei serpenti. (ANSA).
La Creazione di Franz Joseph Haydn al Ravenna Festival
Il 24 maggio con Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone