Cultura

Marche Teatro, 'spingere su reti teatrali, qualità e giovani'

Presentato neo direttore artistico Giuseppe Dipasquale

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 27 GIU - Un teatro che non deve essere visto solo come un ente produttore di prosa, ma anche come istituzione culturale in grado di condividere esperienze col pubblico per favorire la crescita di una comunità. E' questo il principio ispiratore del nuovo direttore artistico di Marche Teatro Giuseppe Dipasquale che, a pochi giorni dalla sua nomina, ha annunciato oggi in un incontro ad Ancona le linee guida del suo programma per rendere l'ente, che ha la sua sede principale al Teatro delle Muse, protagonista della scena italiana: sono la creazione di un sistema a rete di collaborazione sia con gli altri teatri presenti nelle Marche che con quelli nazionali di maggior rilievo, assieme all'attenzione alla qualità degli spettacoli e ai giovani, il pubblico di domani da attrarre e fidelizzare nel tempo.
    Dipasquale, 61 anni, regista e autore teatrale originario di Catania, ha diretto oltre 50 spettacoli con i più importanti teatri e festival italiani tra cui il Carcano di Milano, lo Stabile di Napoli e quello di Catania, da lui guidato dal 2007 al 2021, realizzando anche importanti regie liriche e collaborando tra gli altri con Andrea Camilleri. Scelto tra 21 candidati dal Consiglio di amministrazione di Marche Teatro, farà base ad Ancona proprio all'interno del grande plesso delle Muse, che dispone per i suoi direttori artistici di un appartamento dedicato.
    Oggi a dargli il benvenuto c'erano anche il presidente di Marche Teatro, Valerio Vico e gli esponenti del cda Andrea Speciale (vicepresidente) Francesco De Benedetto, Cristiano Lassandari, e Anna Maria Bertini, assessore alla Cultura del Comune di Ancona, che ha ringraziato la direttrice uscente Velia Papa per il suo impegno: "grazie a lei e al lavoro del suo staff i conti sono a posto e Marche Teatro è oggi tra i 19 teatri di Rilevante interesse culturale riconosciuti dal ministero, che in dieci anni grazie al lavoro svolto ha praticamente raddoppiato i sui contributi. Rappresenta inoltre per il Comune un punto di riferimento nella gestione, e una vetrina per le tante produzioni che portano il nome di Ancona in giro per l'Italia".
    (ANSA).
   

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