Cultura

Un anno dopo l'incendio al parco di Segesta debutta 'Phos'

Al tempio dorico spettacolo di videomapping racconta il fuoco

Redazione Ansa

Max Firreri (ANSA) - CALATAFIMI, 02 LUG - Cosa è il fuoco? È la domanda che lo spettatore di 'Phos, io sono il fuoco' - l'1 luglio il debutto al teatro di Segesta - si chiede dopo aver visto 'animare' le colonne del tempio dorico con le immagini di videomapping che narrano di Prometeo e Fetonte. All'interno del tempio che nel luglio 2023 fu lambito dal fuoco che devastò l'intero parco archeologico, ieri sera è andata in scena la 'prima' dello spettacolo proposto da 'Odd agency', nato dalla collaborazione tra il parco e Coopculture. Ventuno minuti di narrazione, a partire dalla mitologia greca, affidata a Dario Muratore sulle immagini animate e proiettate sulle colonne e i capitelli tramite tre proiettori in un ambiente immersivo, complice il buio della notte.
    "Dopo la tristezza e le lacrime per l'incendio dello scorso anno non potevamo stare a guardare, perché l'arte e la bellezza superano la devastazione - dice il direttore del parco Luigi Biondo - da quella tragica esperienza siamo ripartiti pensando alla resilienza e alla cura".
    Il parco porta ancora i segni del fuoco di un anno fa. Nella vista del giorno le zone bruciate contrastano con i vigneti rigogliosi dietro al tempio e risparmiati dalle fiamme. Di notte il buio nasconde le ferite. Il fuoco, nel videomapping, ha la voce di Dario Muratore che lo interpreta, diventando personaggio animato tra le immagini multimediali. Fuoco che è talento dell'umanità (Titano Prometeo che lo volle consegnare agli uomini come strumento di vita e ingegno), curiosità che diventa passione ma è anche distruzione "quando umani sciocchi e corrotti fanno uso di me". 'Phos' è una fiaba che appassiona grandi e piccoli: "coi nostri progetti di videomapping nei siti culturali vogliamo portare gente in questi luoghi dove mai andrebbero", dice Luca Pintacuda, direttore artistico.
    La narrazione di 'Phos' è come una reverenza al tempio e non solo. Un omaggio penitenziale al parco che il fuoco di mani balorde ha ferito e che la natura, a fatica, tenta di risanare.
    "Nei nostri occhi c'è ancora quello scenario apocalittico di un anno fa - racconta il direttore Biondo - ma stasera questo spettacolo ci ha ricordato il valore del fuoco, monito contro ogni violenza, sia essa contro l'uomo o contro la natura". In programma due repliche ogni sera sino al 18 luglio (tranne il 12), ore 21.20 e 22.20. (ANSA).
   

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