(ANSA) - ROMA, 05 AGO - Uno spettacolo in tante lingue,
quella araba, quella ebraica e yiddish, in inglese e francese,
che racconta la storia di una casa a Gerusalemme Ovest per un
quarto di secolo, attraverso le vite degli abitanti che qui si
sono succeduti: arabi ed ebrei, palestinesi ed israeliani.
Il teatro porta in scena il dialogo e la storia della casa
diventa sulla scena metafora e luogo di confronto artistico tra
attori e musicisti provenienti da tutto il Medio Oriente, con le
loro diverse lingue, origini e tradizioni musicali che si
incontrano in scena per cercare di esprimere la memoria del
passato e la possibilità di una convivenza.
Riconosciuto internazionalmente come uno dei punti di
riferimento del cinema contemporaneo, il regista presenterà
dall'8 al 10 ottobre al Teatro Argentina - per una
corealizzazione tra Romaeuropa e la Fondazione Teatro di Roma -
la sua pièce teatrale House, prodotta dal prestigioso La Colline
- Théâtre National di Parigi e già apprezzata sui palcoscenici
di tutto il mondo.
Non estraneo alle scene teatrali (basti pensare agli
spettacoli Yitzhak Rabin creato al Festival di Avignone nel 2016
o Lettere a un amico a Gaza presentato allo Spoleto Festival di
Charleston - USA), Gitai torna a sviluppare in House i temi che
nutrivano la sua trilogia di documentari La Maison (1980) , Une
maison à Jérusalem (1997), e News from Home / News from House
(2005).
"In Medio Oriente più che altrove, il gesto dell'artista è
più vicino a quello dell'archeologo. Si tratta di prendere in
considerazione gli strati, le memorie e le storie per
avvicinarsi alle situazioni umane contemporanee" dice il regista
che porta in scena Bahira Ablassi, già protagonista dei film
Laila in Haifa (2020) e Shikun (2024), e l'attrice culto Irène
Jacob, musa di Krzysztof Kieślowski ne La doppia vita di
Veronica (per il quale nel 1995 ha vinto la Palma d'oro al
Festival di Cannes) e in Tre Colori - Film Rosso, ma anche
protagonista dei film di Gitai Shikun e Why War che sarà
presentato alla Mostra del cinema di Venezia 2024.
Irène Jacob il prossimo 9 agosto riceverà il Leopard Club
Award del Locarno Film Festival 2024. (ANSA).
Il MO dialoga in House di Amos Gitai, per Romaeuropa Festival
In scena Irène Jacob che il regista porta anche a Venezia