Merce Cunningham e Christos Papadopoulos. Fedele alla missione che dura ormai da 39 anni di "mediare tra discipline, linguaggi e visioni del mondo", il Romaeuropa Festival apre il 4 e il 5 settembre al Teatro dell'Opera di Roma mettendo insieme il classico e la modernità, il gigante della modern dance americana e uno dei coreografi di spicco della nuova scena internazionale. Protagonista dell'inaugurazione sarà il Ballet de l'Opéra di Lyon diretto da Cédric Andrieux in un doppio spettacolo, la riproposizione di Biped di Cunningham sull'omonima composizione di Gavin Bryars, in scena con il suo ensemble, e Mycelium dell'artista greco sul tappeto sonoro di Coti K. L'edizione di quest'anno del Ref segna l'avvio della collaborazione con l'Opera di Roma che Francesco Giambrone, sovrintendente della fondazione musicale, ha salutato con soddisfazione. "Un grande accordo tra due eccellenze per lavorare insieme è la cosa giusta e il segno del cambiamento - ha detto ricordando le relazioni strette con altre importanti istituzioni culturali della capitale -. L'inaugurazione del Ref con Biped e Mycelium, e successivamente la collaborazione per la prima mondiale al Teatro Nazionale della nuova opera di Silvia Colasanti 'L'ultimo viaggio di Sindbad' dal 16 al 23 ottobre, rafforza un percorso che intendiamo proseguire in futuro". Ventisei danzatori e cinque musicisti saranno impegnati in scena nelle due coreografie. "Il Ballet de l'Opéra de Lyon è sempre stato un ponte tra l'eredità dei grandi nomi della storia della danza e le nuove voci della coreografia contemporanea - spiega il direttore Cédric Andrieux -. I danzatori che si uniscono al Ballet cercano una radice classica nell'approccio al movimento e allo stesso tempo la possibilità di scoprire i nuovi talenti coreografici". Tra le più celebri composizioni coreografiche di Merce Cunningham, Biped (1999) è entrata a far parte del repertorio del Ballet de L'Opéra de Lyon lo scorso 16 aprile, in occasione dell'anniversario della nascita del coreografo, considerato uno dei più grandi artisti di tutti i tempi, che trovò nella ricerca tecnologica e nell'uso di immagini digitali l'impulso per rinnovare la propria arte. Un ruolo determinante gioca anche l'esecuzione dal vivo dell'omonima composizione musicale di Gavin Bryars, tra i primi musicisti a lavorare con Cunningham dopo la morte, nel 1992, di John Cage, suo principale collaboratore e compagno di vita. "Nei suoi lavori - ha detto - tutto era in equilibrio e armonia, danza, musica, costumi, luci, arte digitale". La seconda parte della serata vedrà la prima nazionale della coreografia commissionata dal Ballet de l'Opéra de Lyon a Papadopoulos, ospite regolare del Romaeuropa Festival e ora al debutto all'Opera di Roma. "Mycelium è la materia interna del fungo - ha spiegato l'artista greco -, la rete informativa che entra in contatto anche con le piante circostanti. Ho voluto riprendere sul palcoscenico il fascino di questa entità in continuo movimento". Ad ispirarlo è stato il volo in formazione degli stormi di uccelli. "Non è l'aspetto estetico a colpirmi ma ciò che lo motiva, il bisogno nascosto. Il movimento è subordinato alla sopravvivenza. In teatro la necessità è coniugare il movimento individuale con quello collettivo". "Collaborare con l'Opera di Roma è un salto di qualità - ha detto Guido Fabiani, presidente del Ref -. A guidarci è la convinzione di rappresentare la verità della creazione artistica del mondo attuale, la centralità dell'essere umano e della cultura capace di creare un cambiamento giusto". Il direttore artistico Fabrizio Grifasi ha ricordato che nei 70 giorni dei festival saranno proposti cento progetti per un totale di 280 recite in spazi diversi della città e oltre 65mila posti in vendita. "Dal 1986 il nostro obiettivo è sostenere gli artisti italiani ma soprattutto offrire uno sguardo aperto sul mondo".
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