Cultura

Per Solenghi-Govi grande successo in scena a Camogli

Dopo 'I maneggi' di nuovo a teatro per riscoprire l'attore

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 05 OTT - Risate a scena aperta, tanti applausi e autentiche ovazioni finali. Ieri sera in un Teatro Sociale di Camogli (Genova) esaurito il debutto di "Pignasecca e Pignaverde" è stato un successo indiscutibile, del resto ampiamente prevedibile.
    "I maneggi" dello scorso anno avevano aperto la strada a una riscoperta del teatro goviano grazie all'estro e alla simpatia di Tullio Solenghi che non "imita" Govi, ma "fa" Govi, interpretandolo come una maschera genovese. E bene ha fatto il sovrintendente del Sociale Giuseppe Acquaviva, visti i risultati inimmaginabili dello scorso anno, a investire su un "Festival Gilberto Govi e la maschera genovese". "Pignasecca e Pignaverde", testo di Emerico Valentinetti, è uno dei grandi successi di Gilberto Govi, incentrato sulla classica figura dell'avaro, calata in un microcosmo genovese d'altri tempi.
    Alcune gag sono fra le più famose del teatro di Govi: basta ricordare il sigaro fumato in posizione verticale per rallentare la combustione e farlo dunque durare più a lungo. Come nei "Maneggi" lo spettacolo è nato da una coproduzione fra il Sociale e il Teatro Nazionale. E come nei "Maneggi" Tullio Solenghi oltre ad essere il protagonista assoluto firma anche la regia.
    Nella scena di Davide Livermore che riprende una tipica casa genovese d'epoca, dunque, si snoda una commedia basata sul consueto matrimonio contrastato: Felice cerca di far sposare la figlia a un cugino benestante, la figlia è innamorata di un giovane che partito quattro anni prima, torna ricco e benestante. Scontato il finale: i due giovani si sposeranno grazie all'aiuto della mamma della ragazza e di un vicino particolarmente "impiccione", con buona soddisfazione anche del padre Felice che riesce ad evitare la dote. Brillante tutta la compagnia. Solenghi giganteggia nell'impersonare Govi con un ammirevole senso del ritmo, della battuta, delle sfumature vocali che rendono magnificamente godibili tutte le gag del testo. Accanto a lui Mauro Pirovano, veste con ironia e garbo le vesti del cugino pretendente e sconfitto. Roberto Alinghieri oltre a restituire la figura del vicino ha collaborato come aiuto alla regia. Bene tutti gli altri: Claudia Benzi, la moglie, Laura Repetto, la figlia, Matteo Traverso, il giovane innamorato, Stefano Moretti l'industriale argentino e Stefania Pepe, la cameriera ribelle. Repliche fino al 9, ma con la possibilità di un allungamento delle recite, vista la richiesta da parte del pubblico. (ANSA).
   

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