Cultura

Teatro: Roberto Mercadini 'palombaro degli abissi' con Moby Dick

Il 14 ottobre sul palco del Teatro Dehon di Bologna

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 12 OTT - "Racconto storie che contengono storie che contengono altre storie. A volte sopra un palcoscenico. A volte in video. A volte dentro un libro" dice Roberto Mercadini, autore-attore, scrittore, narratore, poeta e divulgatore che lunedì 14 ottobre alle 21 torna sul palco del Teatro Dehon di Bologna per una lettura/narrazione di Moby Dick (sebbene molti abbiano tentato)". "Moby Dick non racconta una storia. Non è un romanzo. Forse neppure un libro. - continua il quarantaseienne artista cesenate - È un mostro che sta fra gli altri volumi scritti, come il leviatano bianco sta in mezzo alle altre creature marine. Moby Dick non si può narrare, 'sebbene molti abbiano tentato', per citare Hermann Melville" che quel romanzo scrisse nel 1851.
    Con i suoi monologhi che spaziano dalla Bibbia ebraica all'origine della filosofia, dall'evoluzionismo alla felicità, dai grandi interpreti della letteratura ai temi sociali, come bullismo, ambiente ed ecologia, Roberto Mercadini si esibisce in tutta Italia con oltre 100 date all'anno. "Cosa può farne, allora, un narratore (e nel tempo d'una narrazione)? - si domanda Mercadini, che dello spettacolo è anche regista - Può almeno far brillare alcuni frammenti incandescenti; far intuire, per sintesi, l'intera luce, l'intero calore del magma. Può dire: sono come un palombaro che scende negli abissi. Trova Atlantide.
    Non può risalire portandosi Atlantide sulle spalle. Può riportare però qualche frammento (una moneta, un pezzetto d'anfora, un naso di statua). E poi dire: guardate, questa non è Atlantide; è la prova che, là sotto, c'è Atlantide: andate a farci un giro, se vi capita". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it