Cultura

'Cose che so essere vere', in scena la famiglia di Bovell

Al Carignano di Torino Binasco e De Sio fra lacrime e sorrisi

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 20 OTT - Per l'apertura della stagione 2024/2025 del Teatro Carignano lo Stabile di Torino ha scelto uno spettacolo toccante e divertente, una tragicommedia che ruota intorno alla storia di una famiglia. 'Cose che so essere vere', in scena fino al 27 ottobre prima della lunga tournee, è un testo di grande impatto emotivo di Andrew Bovell, drammaturgo australiano, che riesce a penetrare in tutti i sentimenti che possono dare vita a un ritratto di una famiglia e a commuovere gli spettatori.
    Tradotto da Micol Jalla, lo spettacolo è diretto da Valerio Binasco, protagonista con Giuliana De Sio e i giovani attori Fabrizio Costella, Giovanni Drago, Giordana Faggiano e Stefania Medri. Tutte interpretazioni di grande spessore, a partire da quelle notevoli di Binasco e De Sio, capaci di portare in scena quei legami fatti insieme di amore e di odio, di tutti i sentimenti che possono dare vita a un ritratto di famiglia. Tra passato, presente, futuro, il bene e il male, la vita quotidiana, le verità nascoste e i problemi che affiorano poco alla volta. Una famiglia tradizionale, piena di errori e di infelicità, con i quattro fratelli che lottano per definire se stessi al di là dell'amore e delle aspettative dei genitori.
    Il testo, in cui domina il registro quotidiano, quello di un'apparente chiacchiera, comincia dalla fine. Un piccolo escamotage - sottolinea Binasco - per creare un po' di suspance, una tecnica usata spesso nel cinema. Una telefonata che annuncia una sventura, una morte. Poi comincia una sorta di flashback, durante il quale si vede come ogni componente di quella famiglia, apparentemente serena, abbia in realtà problemi molto seri. Scandito dal susseguirsi delle stagioni, emerge poco alla volta come dietro quell'isola felice ci sia davvero poca felicità. Lo spettacolo comincia con il personaggio di Rosie che dice "queste sono le cose che so essere vere", ma nel finale lei stessa afferma "no, quello che credevo di sapere essere vero non vale più, devo cancellare anche quelle due cose in croce che nel mio taccuino avevo scritto di sapere essere vere". (ANSA).
   

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