Cultura

L'Otello di Lella Costa al Teatro Duse di Bologna

Dall'8/11 il femminicidio di Shakespeare come cronaca di oggi

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 06 NOV - "Raccontare l'Otello con Lella Costa significa provare a capire cosa possiamo fare, noi maschi, per emanciparci dall'umiliante condizione di oppressori a cui siamo condannati dalla storia": così, nelle sue note di regia, Gabriele Vacis parla di 'Otello, di precise parole si vive', lo spettacolo che Lella Costa riprende e aggiorna dopo 24 anni in scena dall'8 al 10 novembre al Teatro Duse di Bologna.
    "Ho sempre pensato che Otello fosse la tragedia dell'uccidere per amore, ma non c'è mai amore quando c'è violenza e sopraffazione. E questo ce l'hanno insegnato le donne. Le più giovani in modo molto risoluto", aggiunge il regista. 'Otello, di precise parole si vive' ci parla, dunque, di quanto accade ancora oggi tramite la storia e le parole di Shakespeare che continuano "a stupirci, a incantarci - spiega invece Lella Costa - a volte ci aiutano perfino a capire chi siamo, cosa ci sta succedendo adesso. È quello che è successo a Gabriele Vacis e a me, e non una volta sola. Per questo abbiamo pensato di riportare in scena, dopo 24 anni, il nostro Otello, preservando intatta la sostanza narrativa, ma intervenendo e modificando quelle parti in cui l'attualità, o meglio la contemporaneità, richiedevano un aggiornamento".
    "Se poi ci aggiungiamo una trama folgorante, il cui riassunto potrebbe sembrare notizia di cronaca di oggi, un lavoratore straniero altamente qualificato, un matrimonio misto, una manipolazione meschina e abilissima, un uso doloso e spregiudicato del linguaggio, un femminicidio con successivo suicidio del colpevole, allora ci rendiamo conto di quanto bisogno abbiamo di continuare a raccontare e ascoltare questa storia - conclude Lella Costa - precisamente questa". (ANSA).
   

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