Cultura

RAMfest, ad Arcevia tre spettacoli di residenza artistica

14 dicembre fine di un progetto triennale della Regione Marche

Redazione Ansa

(ANSA) - ARCEVIA, 25 NOV - Si scrive RAMfest e si legge festival delle Residenze Artistiche Marchigiane quello che il 14 dicembre prossimo ad Arcevia (Ancona) festeggia con tre spettacoli gratuiti la fine di un progetto voluto dalla Regione Marche che per tre anni ha visto ospitare in alcuni suoi spazi teatrali talenti emergenti e nuove produzioni. Avviata nel 2022 e co-finanziata dal ministero della Cultura, l'iniziativa si è avvalsa per la sua realizzazione di Amat (Associazione marchigiana attività teatrali), Inteatro e Teatri di Civitanova, in associazione con Marche Teatro e Teatro Giovani Teatro Pirata, assieme ai comuni di Arcevia, Civitanova Marche, Pesaro e Polverigi. Una rete di partner volta non solo a valorizzare la creatività artistica, ma anche il territorio che la ospita (le Marche vantano ben 63 teatri storici) per una generale crescita culturale della collettività.
    Si parte alle ore 17 al Teatro Misa con lo spettacolo di circo contemporaneo 'Legàmi', prodotto da Tgtp/L'abile Teatro, che vede sul palco i performer Simon Luca Barboni e Mirco Bruzzesi diretti da Simone Guerro. I protagonisti sono due gemelli che simbolizzano rispettivamente il clown bianco e l'Augusto, dimensioni psicologiche opposte di un'unica entità il cui legame viene espresso in scena utilizzando una corda di canapa.
    Si prosegue alle 18,30 alla Sala dei Priori con la danzatrice e coreografa Annalì Rainoldi in 'Songs of extinction', che affronta anche con video in una produzione DancehausPiù il tema dell'estinzione sul pianeta di molte forme di vita, avvalendosi del sistema messo a punto dalla onlus Rainforest connection di San Francisco per monitorare il taglio degli alberi attraverso il suono. Dopo un incontro-resoconto sull'attività del triennio Ram 2022-24 si chiude alle 21 al Teatro Misa con 'SdisOrè' del grande letterato e drammaturgo Giovanni Testori (1923-1993).
    Lo spettacolo, curato e interpretato da Evelina Rosselli (produzione Pav snc), nasce nell'ambito del progetto di residenza di Pesaro Capitale della cultura per il Festival Testori La Scena della Parola. Vede sul palco l'attrice in un'Orestea di Eschilo completamente rifondata con un linguaggio dissacrante e ironico, che 'indossa le maschere' di quattro personaggi: Elettra, Oreste, Egisto, Clitemnestra, come espressioni di altrettanti sentimenti umani. (ANSA).
   

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