Cultura

Lacrima, al Piccolo la violenza che cresce nel segreto di Nguyen

Undici storie diverse, filo conduttore un abito da sposa

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 27 NOV - La violenza cresce nel segreto: ed è questa violenza - intima e familiare, sociale, politica e geopolitica - che racconta Lacrima, nuovo spettacolo della drammaturga vietnamita Caroline Guiela Nguyen coprodotto dal Piccolo teatro che dopo una anteprima alle Festwochen di Berlino e al festival di Avignone, inizia la sua tournée europea domani a Milano al Piccolo teatro Strehler dove resterà in scena per tre repliche.
    Si tratta della terza pièce di Nguyen in scena al Piccolo, dopo Fraternité e Saigon. "Ho voluto scrivere del segreto della violenza. La violenza è spesso praticata nel segreto e permessa perché si tiene segreto qualcosa" ha spiegato l'autrice in conferenza stampa con il direttore del Piccolo Claudio Longhi.
    Lei ha trascorso tempo nei centri di aiuto, ha ascoltato tante storie, ma aveva bisogno di qualcosa che le legasse. E il filo conduttore delle loro storie è un abito da sposa. "Lo spettacolo si può raccontare così: c'era una volta una principessa inglese che chiese a un atelier di Parigi un abito da sposa. Che deve restare segreto", come accadde con quello di Lady Diana ha raccontato. Lacrima racconta "tutti i personaggi coinvolti nel lavoro": le sarte dell'atelier di Parigi, le realizzatrici dei merletti di Alençon e i ricamatori indiani musulmani che lavorano a Mumbai. Sono persone diverse (sul palcoscenico si parlano francese, inglese e tamil), fra i 18 e i 75 anni, che affrontano tipi di violenza diverse, ma il testo "parla anche dei mestieri che sono nell'ombra: è la storia di persone che normalmente non si vedono mai, che sono invisibili. Noi vediamo gli abiti sul red carpet di Cannes, non chi li fa". "È uno spettacolo che parla di dominazione e sfruttamento ma è importante per me che si colga anche la potenza di queste persone. È gente che ha l'oro nelle mani e partecipa alla bellezza del mondo".
    Le storie raccontano le lacrime di ciascuno di loro, ma all'interno "ci sono anche le lacrime di un'epoca". (ANSA).
   

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