Cultura

Baricco, 30 anni di Novecento tra teatro cult e film

Sbarca a Piccolo di Milano, nel pomeriggio letture per i giovani

Redazione Ansa

(di Paolo Petroni) (ANSA) - ROMA, 15 DIC - Sono 30 anni che 'Novecento' di Alessandro Baricco, monologo scritto nel 1994 e diventato un libro di Feltrinelli, viene rappresentato sui palcoscenici di tutta Italia e all'estero e domani sbarca al Piccolo di Milano, il Teatro Strehler, il palcoscenico di prosa più prestigioso d'Italia. Nel pomeriggio di lunedì 16, ragazzi e ragazze di varie scuole di teatro potranno scegliere brani da leggere sul palco del Piccolo, seguirà una lectio di Gabriele Vacis sul teatro di narrazione.
    Eugenio Allegri, l'attore per cui è stato scritto e che ne ha fatto uno spettacolo cult con la regia di Vacis e ha superato le 700 repliche, nonostante un'interruzione tra il 2001 (quando erano 315) e il 2007, è scomparso a soli 66 anni nel 2022. Il suo testimone è stato preso potremmo dire da Corrado D'Elia, ma contemporaneamente è venuta la voglia anche allo stesso Baricco di provare a dirlo in teatro. Nel frattempo sono almeno una decina gli altri attori che, spesso anche loro per anni, si sono misurati con questo lavoro, da Stefano Migliorini che afferma di averne fatte 500 repliche dagli anni '90 sino a Antonello Avallone. Tra i molti anche nel 2004 Arnoldo Foa, che ebbe pure lui la guida di Vacis. E poi va ricordata Cinzia Damassa che, con la regia di Roberto Cajafa, ne ha realizzato una versione al femminile. A aiutare a rendere popolare 'Novecento' è anche il fortunato film che ne ha tratto nel 1998 Gabriele Salvatores, 'La leggenda del pianista sull'oceano' con protagonista Tim Roth e dove compare quella donna che, naturalmente, nel monologo teatrale non compare mai, così come il suonatore di tromba Max che ha un po' il ruolo di voce narrante e prende il posto del trombettista jazz Tim Tooney, colui che a teatro racconta la storia di Danny Boodman. Nello stesso anno del film Edoardo Bennato canta 'Sempre in viaggio sul mare', contenuto nell'album Sbandato, brano ispirato a 'Novecento, che diventa anche un fumetto nel numero 2737 ddel 2008 del settimanale 'Topolino' (adattamento di Tito Faraci e disegni di Giorgio Cavazzano) le cui tavole originali furono esposte quell'anno alla Fiera del libro di Torino. Danny Boodmann T.D. Lemon noto semplicemente come Novecento, perché ritrovato abbandonato dentro il pianoforte nel salone di prima classe del transatlantico Virginian all'interno di una cassa di limoni T.D. il 1 gennaio 1900 dal fuochista della nave, che negli anni tra le due guerre faceva la spola tra Europa e America, con il suo carico di miliardari, di emigranti e gente di ogni tipo. Danny lo conosciamo attraverso il racconto dell'unico suo grande amico, Tim, che cercherà anche di farlo scendere dalla nave, quando questa verrà demolita, senza riuscirci. Novecento infatti non scenderà mai a terra una sola volta, vivendo a bordo attraverso i desideri, le passioni, gli amori altrui. Sospeso tra il suo pianoforte e il mare, solo quando suona riesce a vivere ogni sentimento, luogo e sensazione che sente raccontare dai passeggeri e persino vivere e vincere una sfida col pianista leggenda del jazz Jelly Roll Morton.
    Della vita vera ha paura: sa che i tasti del piano sono 88 ''Non sono infiniti, loro. Tu sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi fare'', mentre, spiega nel finale, il mondo esterno pare avere tasti infiniti che così non è più possibile suonare e allora mettono paura. Baricco parla così della nascita nel 1994 del lavoro, che solo dopo essere andato in scena venne pubblicato da Feltrinelli: ''Ho scritto questo testo per Allegri e Vacis e loro ne hanno fatto uno spettacolo che ha debuttato al festival di Asti nel luglio di quest'anno. Non so se questo sia sufficiente per dire che ho scritto un testo teatrale: ma ne dubito. Adesso che lo vedo in forma di libro, mi sembra piuttosto un testo che sta in bilico tra una vera messa in scena e un racconto da leggere ad alta voce''. Così ci sono state anche solo letture del testo, come quelle di Francesco Bonaccorso o Pietro Montandon. Quanto alla propria interpretazione dice di averla ''covata per un po'' e ''dopo vent'anni di messe in scena, in ogni parte del mondo, con tutti gli stili, con artisti completamente diversi uno dall'altro, ho pensato che tornare un po' alla voce originaria di Novecento potesse essere una cosa interessante, per me e per il pubblico. Un modo di riascoltare quella musica col sound che avevo immaginato per lei''. Lo fa con musiche originali di Nicola Tescari, e ''non proprio una scenografia e una regia, ma un'impaginazione giusta di Tommaso Arosio e Eleonora De Leo per quello che volevo fare: leggere. Non recitare, non spiegare, non diventare un personaggio''. Un lavoro che, con la regia di Luca Scaramella, è approdato anche su Rai 3 (trasmissione dell' 8 ottobre 2022 su Raiplay). sempre quell'anno lo scrittore ha lanciato anche un NFT ricavato dall'opera, chiamato 'Novecento.
    The Source Code' e consistente in un file audio digitale.
    (ANSA).
   

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