(ANSA) - ROMA, 19 DIC - "È uno spettacolo di grande felicità,
in cui racconto tutto il mio amore per la musica e i tanti
incontri, veri e virtuali, che ho avuto la fortuna di avere:
Leonard Bernstein, Quincy Jones, Michael Bublé, i Bee Gees,
David Bowie, Domenico Modugno che abitava al piano sopra di me e
Stevie Wonder che, chissà perché, si esibì al Palaghiaccio di
Marino. No, Tony Effe non c'è.
"Volevo, anzi, oggi posso dire che 'dovevo fare il
musicista", ribatte lui, che per un'ora e mezza sarà in scena e
al pianoforte, accompagnato da una band di dieci elementi per
far ricordare, cantare e anche ballare il pubblico con i più
grandi successi di sempre.
"Un appuntamento che vorremmo diventasse fisso, ogni anno,
proprio come sono Ale e Franz per il Lirico di Milano", commenta
il direttore generale del Parioli Michele Gentile. In programma
anche una speciale serata per l'ultimo dell'anno, con buffet
rinforzato. "Chiuderemo con un medley - dice Rossi - che se non
balli, vuol dire che sei morto". (ANSA).
Riccardo Rossi, vi spiego perchè Volevo fare il musicista
A teatro per le feste, "magari a Capodanno fa un salto Tony Effe