Cultura

Al Petruzzelli l'edizione inclusiva de I promessi sposi

Il 30 marzo in scena 33 attori con e senza disabilità

Al Petruzzelli l'edizione inclusiva de I promessi sposi

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 25 MAR - Una versione inclusiva de 'I promessi sposi' con in scena 33 attori, con e senza disabilità. Lo spettacolo si chiama 'I promessi sposi - Special edition' e animerà il teatro Petruzzelli di Bari il prossimo 30 marzo (ore 20) con la regia di Nuccio Ragone e Pino Scattaglia, i testi e la sceneggiatura di Laura Bruno, le scenografie Arianna Nicassio, i costumi di Tatiana Sardella e la fotografia di Nino Di Lecce. L'evento, già sold out, conclude il progetto biennale di inclusione sociale Diverteatro, articolato in laboratori e attività di recitazione e teatro, di scenografia e di costumi, finalizzati alla realizzazione dello spettacolo finale. E' promosso dall'assessorato alle Politiche sociali del Comune di Adelfia e realizzato dalle associazioni del territorio (Accademia della Canigghie, Acta, A.Ge.A, Associazione Adelfia in cammino e Centro comunale di Adelfia) con il patrocinio della Città metropolitana di Bari, del garante regionale dei diritti delle persone con disabilità e di Puglia Culture.
    Alla presentazione, questa mattina, hanno partecipato fra gli altri il sindaco di Bari Vito Leccese, l'assessora comunale alle Culture Paola Romano, e il garante regionale dei diritti delle persone con disabilità, Antonio Giampietro. Gli attori in scena sono professionisti ed esordienti che daranno corpo e voce ai passaggi più significativi del romanzo di Alessandro Manzoni. La narrazione sarà intervallata da brani di Ennio Morricone, Pippo Flora e de 'I promessi sposi opera moderna" di Michele Guardì.
    Quanto alla scenografia, utilizza una tecnologia a schermo ledwall su cui vengono proiettati le tele e i disegni dipinti dai ragazzi con disabilità. Prevista anche la traduzione in modalità simultanea Lis. "Tra qualche giorno - ha detto Leccese - avrò il piacere di consegnare le chiavi della città a Tahar Ben Jelloun (nell'ambito del Bif&st, ndr), che parlando delle disuguaglianze e delle discriminazioni ha detto che solo la cultura ci insegna a vivere insieme: ebbene questo spettacolo è perfettamente in linea con il pensiero meridiano di cui Ben Jelloun è interprete". (ANSA).
   

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