Ha condotto il Festival di Sanremo numero 60 e torna all'Ariston per il 70: Antonella Clerici si gode l'adrenalina tipica della vigilia e, sulle polemiche che avvelenano queste giornate, in un'intervista con l'Ansa, assicura: "Sono il sale del Festival, fanno parte delle regole non scritte del gioco e ci sono sempre state: sono inevitabili, credo. Poi, però, devono esaurirsi, specie se fondate sul nulla: c'è un limite a tutto. Per parole sbagliate, poi chiarite, si fanno discussioni infinite".
La Clerici ricorda la sua esperienza: "Nel 'mio' Sanremo ci fu il caso Morgan". La vicenda del 2010 fu clamorosa: annunciato fra i big con il brano 'La sera', Morgan fu eliminato 'a tavolino' dopo un'intervista nella quale parlava di uso di droga per fini terapeutici. Le polemiche, guidate dall'allora sottosegretario Carlo Giovanardi, furono infuocate: una sorta di psicodramma nazionale (il caso vuole che Morgan torni in gara quest'anno con Bugo).
Del prossimo Festival dice: "Amadeus è un amico e io vivo questa cosa come un divertissement. Sarò nella serata del venerdì, quella abbinata ai giovani, e io la musica giovane l'ho sempre seguita: da 'Ti lascio una canzone' a 'Sanremo Young'. L'idea, insomma, mi divertiva".
Quindi, è un riavvicinamento alla Rai dopo i problemi delle scorse stagioni? "Non devo dimostrare niente - risponde la presentatrice - Sarò all'Ariston senza obiettivi, ma solo per godermi l'esperienza. Sono in quella fase dell'età guidata dal 'Qui e ora'...".
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