(ANSA) - ROMA, 25 MAG - Si è svolta ieri la settima edizione
dei Diversity Media Awards 2022, a Milano che saranno trasmessi
per la prima volta su Rai1 sabato 28 maggio in seconda serata. A
condurre l'evento sono stati Michela Giraud, M¾SS KETA e Diego
Passoni, che hanno eletto come personaggi dell'anno i Måneskin:
"Per la forza e l'energia dirompente con cui si sono affermati a
livello nazionale e internazionale andando oltre gli stereotipi
di genere e lottando contro una tradizionale rappresentazione
della mascolinità". I DMA Nascono da un'iniziativa ideata e
promossa dalla Fondazione Diversity, no-profit fondata da
Francesca Vecchioni, con l'obiettivo di premiare personaggi e
contenuti che si sono distinti sui temi dell'inclusione. Il
riconoscimento per "creator dell'anno" è andato a Giorgia
Soleri, che ha da poco pubblicato il suo primo libro di poesie,
La signorina Nessuno: "Per il suo impegno costante e decisivo
nel portare malattie da sempre poco note nella società e
trascurate dalla stessa medicina, come la vulvodinia e
l'endometriosi, all'attenzione del grande pubblico, tanto sui
suoi canali digitali che nelle piazze di Italia. Un punto di
riferimento per tante giovani donne e non solo". Altri premi
sono andati a Strappare lungo i bordi di Zerocalcare, per
miglior serie Tv italiana, a Maid, per miglior serie Tv
straniera e a Maschile Singolare, per miglior film. Drag Race
Italia e Geo hanno vinto ex aequo per miglior programma Tv e,
infine, nella categoria serie kids ha vinto Adventure time -
Distant Lands. Lo spot "Ciao papà" di Idealista è stato eletto
Miglior Campagna pubblicitaria, mentre Sio con "Cos'è lo Schwa?"
I riconoscimenti all'informazione: Miglior servizio TG al TG1
(per il servizio "La nuova squadra di governo di Biden:
diversità e inclusione" di Monia Venturini), Miglior Articolo
Stampa Quotidiani a Il Sole 24 Ore (per l'articolo "Femminicidi
e violenza aumentano, cosa stiamo sbagliando?" di Chiara Di
Cristofaro e Simona Rossitto), Miglior Articolo Stampa Periodici
a L'Espresso ("ABILISMO Il nome dell'odio" di Simone Alliva) e
Miglior Articolo Stampa Web a Marieclaire.it ("Michelle Wu, la
prima sindaca di Boston che entrò in politica per salvare sua
madre" di Arianna Galati). (ANSA).
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