Cultura

Sciarelli, Guglielmi un illuminato che aprì alle donne

"La sua televisione vive ancora dopo trent'anni"

Sciarelli, Guglielmi un illuminato che apr? alle donne

Redazione Ansa

 "Angelo Guglielmi è la televisione, lui ha anticipato un'epoca, ha intercettato i mutamenti, ma cosa più importante inventava i programmi, ed erano innovativi, avanti anni luce, attuali ancora oggi. Adesso le idee scarseggiano, i format in buona parte si acquistano in America e Gran Bretagna, quelli di Angelo invece vanno ancora in onda dopo 30 anni, e sono stati venduti". Federica Sciarelli, dal 2004 alla conduzione di Chi L'ha Visto, commenta con l'ANSA la scomparsa di Angelo Guglielmi. "Coloro che hanno avuto il privilegio di lavorare al suo fianco o vederlo all'opera - afferma la conduttrice -, da Santoro, a Dandini, da Lerner, a Fazio ad Augias, per citarne alcuni, si sono affermati non solo professionalmente, ma hanno ricevuto qualcosa di prezioso, un maestro in tutto e per tutti, era un vulcano, la sua testa era oro. Io ho avuto il privilegio di iniziare con il Tg3 di Sandro Curzi e la Rai3 di Guglielmi, ribattezzata dai detrattori "Telekabul". E' stato un influente intellettuale, anche se quando sono arrivata a Chi l'ha visto, lui era da poco andato via. Avevamo un ottimo rapporto, ci siamo spesso confrontati anche prima, quando ero al Tg. Come tutti gli intellettuali non aveva bisogno di alzare la voce, imporsi o sbraitare. Era pacato, disponibile, non un simpaticone, di poche parole, ma buone. Siamo tutti sue creature".
    "Non era più un giovanotto, ma era rimasto lucido e aveva scritto un libro a 90 anni, molto dettagliato - ricorda Sciarelli -. Mi aveva ringraziato per il ritratto che avevo mandato in onda. Detto questo noi con Chi L'ha visto siamo ancora qui e la formula è sempre quella ideata da Angelo. Lo stesso Blob, un giorno in Pretura. Con la direzione di Guglielmi ci fu un rovesciamento. Nacque una nuova televisione e Rai Tre diventò il canale tv più fecondo, amato e innovativo della storia italiana".
    "Con la Rai 3 di Guglielmi, la tv fiorisce, impara a scoprirsi, cresce, è finalmente sé stessa - prosegue -. Va detto che dà anche molto spazio alle donne. Grazie a Guglielmi nascono programmi che dopo trent'anni sono ancora in palinsesto (Chi l'ha visto, Blob, Mi manda Lubrano, che diventerà mi manda Rai3, Quelli che il calcio, un Giorno in Pretura), debuttano o si affermano definitivamente personaggi come Corrado Augias, Donatella Raffai, Franca Leosini, Donatella Raffai, Serena Dandini con la Tv Delle Ragazze Corrado e Sabina Guzzanti, Gad Lerner, Michele Santoro con Samarcanda, Crozza con i Broncoviz, Giuliano Ferrara, Piero Chiambretti, Alba Parietti, e trovano spazio nel preserale sperimentazioni oggi impensabili, come Cinico TV di Ciprì e Maresco".
    "Ecco - afferma ancora - ci tengo a dire senza fare elenchi, che far parte di Rai3 a quei tempi era diventato un orgoglio, una rete che grazie a Guglielmi passa dall'1% a circa il 10%. La gente ti fermava per strada e ti stimava".
    "Il problema - conclude Sciarelli - è forse chiedersi quanti Guglielmi potranno nascere, o se mai un'epoca così prolifica e all'avanguardia senza barriere potrà tornare". (ANSA).
   

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