Una serie "su di noi, sulle persone che trovano la forza per reagire, per ricominciare e portare il cambiamento nella loro realtà". Una storia "molto stimolante e di grande respiro".
Nella serie, che ha come creatore e showrunner Tony Gilroy, già regista, fra gli altri, della trilogia di Bourne e cosceneggiatore di Rogue One, esploriamo il passato del protagonista e il travagliato percorso che lo porta ad unirsi all'Alleanza Ribelle contro l'Impero. Nel cast, tornano altri personaggi già presenti nel film, come Mon Mothma (Genevieve Reilly), senatrice della tarda Repubblica e fra i leader dell'Alleanza Ribelle. Fra gli interpreti anche Stellan Skarsgard, Adria Arjona, Denise Gough, Kyle Soller e Fiona Shaw.
"Il punto di partenza è che sappiamo cosa sia successo a Cassian Andor in Rogue One - spiega Gilroy -. E' un personaggio tanto abile quanto complesso, ed è stato affascinante poter seguire ila sua storia delle origini, praticamente da quanto gli è successo nell'infanzia fino all'Odissea che va in scena cinque anni prima di Rogue One, durante la rivoluzione. Un momento storico e un luogo nei quali gli enormi eventi che accadono vengono affrontati da persone reali che possono venirne anche schiacciate". Per Diego Luna la serie mette in scena "l'avventura e l'azione al meglio, tutto quello che ti aspetti da Star Wars, ma poi diventa anche molto intima ed è molto sottile. Ci vuole tempo per conoscere e comprendere ogni personaggio, ognuno ha il suo arco narrativo". Si racconta come "tutti possiamo prendere coscienza delle nostre capacità, di quanto le persone che incontriamo influenzino il nostro viaggio". Cassian, "costretto a lasciare la sua terra, porta in sé un dolore, all'inizio è molto cinico riguardo alla vita". Tuttavia "vive un percorso di conoscenza di sé, trova una comunità di riferimento, che gli trasmette tanta forza da portarlo ad essere uno strumento di cambiamento".
Anche Genevieve O' Reilly è stata felice di riprendere il ruolo di Mon Mothma, interpretato sia in Rogue One che ne La vendetta dei Sith (ma già presente anche in altre storie di Star Wars, da Il ritorno dello Jedi a The clone Wars): "Abbiamo visto Mon Mothma in diverse versioni e ogni volta che l'abbiamo incontrata, è apparsa come una donna controllata, regale e piena di dignità con il compito di mandare le persone in missione - spiega l'attrice -. Qui per la prima volta, vediamo la donna dietro il titolo, il volto privato di Mon Mothma. Si dà corpo non solo alla senatrice, all'aspirante leader di un'Alleanza Ribelle, ma anche alla sua dimensione più personale". Un aspetto che Gilroy ha messo in rilievo per tutti i personaggi: "Volevamo portare sullo schermo una storia emotivamente intensa e vera fatta anche di drammi e relazioni interpersonali. E' la sfida che ci siamo posti". Diego Luna crede che la diversità che caratterizza il cast e i personaggi rifletta il mondo di oggi: "Stiamo parlando di una galassia in cui ci sono tanti pianeti e persone che provengono da luoghi diversi. Se parliamo di rifugiati, è lo stesso. Vengono da luoghi diversi e si riuniscono in un posto: parlano in modo differente, hanno un diverso aspetto. La diversità nella serie rispecchia e celebra la realtà molto ricca in cui viviamo".
Andor, l'epopea di un ribelle spaziale
Nuova serie dell'universo di Star Wars dal 21/9 su Disney+