A 49 anni è stato ad un passo dalla morte e ad un certo punto è arrivato ad ingerire 55 pasticche di Vicodin. Lo rivela Matthew Perry, 53 anni, famoso soprattutto per aver interpretato il ruolo di Chandler Bing nella serie tv 'Friends'. L'attore ha deciso di raccontare tutta la verità della sua vita in un'autobiografia intitolata 'Friends, Lovers and the Big Terrible Thing', in uscita il 1 novembre.
"Ho voluto condividere solo quando ho avuto la certezza di non cadere di nuovo nel buio - ha detto in un'intervista a People, che gli ha anche dedicato la copertina -. Ho dovuto aspettare di essere sobrio in modo sicuro e lontano dai mali dell'alcolismo e della dipendenza per essere in grado di scrivere". Anni fa Perry subì una perforazione gastrointestinale. Passò settimane a lottare tra la vita e la morte dopo che il suo intestino scoppiò per l'abuso di oppioidi.
Rimase in coma per due settimane poi cinque mesi in un ospedale e ancora nove mesi attaccato ad una sacca colostomica. Ha detto anche che quando fu ricoverato i medici dissero alla famiglia che aveva solo il 2% di speranze di sopravvivere. "Mi attaccarono ad un macchinario chiamato ECMO (Ossigenazione Extracorporea a Membrana, ndr) che respira per il tuo cuore e i polmoni. E' soprannominato 'Ave Maria' perché nessuno sopravvive".
Ha rivelato inoltre che quando iniziò con Friends, a 24 anni, la sua dipendenza da alcol era agli inizi. "In qualche modo potevo gestirla - ha detto - a 34 anni ero davvero nei guai". Ha avuto periodi di sobrietà, ad esempio è rimasto sobrio per tutta la nona stagione (2002-2003) ed è stato anche l'anno in cui è stato nominato come miglior attore. Perry è schietto nel rivelare che è stato in riabilitazione 15 volte oltre a 14 interventi chirurgici allo stomaco.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it