Cultura

Dario Vergassola, a teatro i Malefici e poi Pechino Express

Attore firma drrammaturgia musical ripensando cattivi favole

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 08 GEN - "I nipoti ti danno una felicità, una botta di adrenalina, un senso della vita. Pensi che farai cose che serviranno a loro, anche se tu non ci sarai più. E quando i genitori vengono a riprenderli, ci guardiamo con uno sguardo complice: non sapranno mai cosa abbiamo fatto insieme quel pomeriggio". Chissà se è anche per questo che Dario Vergassola, attore, comico, conduttore, scrittore, cantante, nonno di tre bimbi tra gli 8 e un anno, sembra aver inaugurato un suo nuovo "filone" dedicato proprio ai ragazzi. Prima in libreria con le "Storie vere di un mondo immaginario. Cinque racconti delle Cinque terre" (ed Baldini + Castoldi) e ora a teatro con "Malefici", suo primo musical per famiglie, prodotto da Fondazione Aida e Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento, al debutto in prima nazionale il 22 gennaio al Fausto Melotti di Rovereto (TN) con la regia di Manuel Renga e le musiche originali di Eleonora Beddini, nell'ambito della rassegna Anch'io a teatro con mamma e papà (il 29 sarà a Gorizia, il 5 marzo a Varese e il 2 aprile a Moglia - MN). Tutto parte da due domande: com'erano, da bambini, i cattivi delle fiabe? E perché sono diventati cattivi? Nella storia, scritta con Elisabetta Tulli, "i protagonisti sono Grimilde, la strega di Biancaneve, Jafar di Aladdin, Ursula della Sirenetta e il Lupo di Cappuccetto Rosso", prosegue l'attore. I quattro si ritrovano ai piedi di un grande palazzo gotico, ignari di prendere l'ascensore per andare tutti all'ultimo piano, dallo stesso psicologo. E nella lunga salita si ritrovano ad affrontare i propri disagi e piccole manie. In primavera Vergassola sarà invece su Sky e Now tra i viaggiatori della 10/a edizione di Pechino Express, il docu-reality condotto Costantino Della Gherardesca ed Enzo Miccio. Itinerario, India, Borneo e Cambogia, con otto coppie in gara e Vergassola partito con la figlia Caterina nel team Gli #ipocondriaci. (ANSA).
   

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