Cultura

Veronica Ruggeri, quando l'amore online è grande bugia

Guida in storie vere di Pensavo Fosse Amore da 14/4 su Real Time

Redazione Ansa

Spesso "quando storie di truffe e inganni online come questi vengono scoperti, leggiamo nei commenti sul web prese in giro delle vittime, accusate di essere stupide o persino di essersi meritate quello che è successo: niente di più assurdo. Possiamo tutti diventare vulnerabili in un momento di fragilità". Lo spiega all'ANSA Veronica Ruggeri, una delle 'Iene 'più popolari (è entrata nella squadra del programma di Italia 1 nel 2013 a 22 anni), che debutta alla guida del nuovo scripted-reality 'Pensavo Fosse Amore", in arrivo dal 14 aprile in prima serata su Real Time.

"Parliamo di catfishing (creare identità fittizie sul web avendo come obiettivo intrattenere relazioni virtuali, ndr), di doppie vite, di revenge porn, di tradimenti, di truffe amorose online e manipolazioni affettive" spiega la conduttrice che anche in Le iene si è occupata spesso di questi fenomeni. In Pensavo fosse amore (prodotto da Stand by Me per Warner Bros. Discovery) "raccontiamo vicende realmente accadute, cambiando però i nomi e utilizzando persone diverse, per motivi di privacy e perché alcune delle reali vittime non sono pronte a esporsi". Ogni storia viene ripercorsa con ricostruzioni, interviste ad attori che raccontano vicende reali, documenti di repertorio (con foto e video di cellulari), e grafiche che replicano le chat. Speriamo "di essere d'aiuto anche a chi vive situazioni non chiarissime o magari una relazione con una persona che nasconde segreti o lati oscuri". Per questo "ci sono anche delle pilloline all'interno di ogni puntata, con le quali diamo delle indicazioni su come certi meccanismi si siano potuti creare". Sono "tutte storie che sono nate sul web, ma che non per forza finiscono in rete, a volte ci sono stati anche incontri di persona". Si esplorano "meccanismi differenti e la spinta del manipolatore cambia. C'è chi agisce per vendetta, chi per soldi.... sono diverse le motivazioni che spingono queste persone a fare del male". Tra le vicende raccolte, una che ha particolarmente colpito Veronica Ruggeri è quella di "una mamma che stava modificando tanto la sua vita per un uomo conosciuto online, da mettere a rischio la sue risorse economiche e quelle dei figli, ritrovandosi poi in una serie di difficoltà".

Tra i truffatori oltre a chi è alla ricerca di soldi, spesso "ci sono persone con la paura di essere accettate o con una rabbia dentro, insoddisfatte che creano per chi prendono di mira un vero e proprio film". Le vittime "sperano che sia tutto vero, tanto che neanche amici o parenti spesso riescono ad aprire loro gli occhi. Quando sei dentro questi meccanismi diventa difficile distinguere la realtà dalla finzione". A impedire a tanti di denunciare "è soprattutto il senso di vergogna, per aver vissuto una grande menzogna". A volte "il desiderio di un amore, di un nuovo innamoramento può obnubilare parecchio la vista. Parliamo anche di storie che in qualche caso vanno avanti per anni" continua. Si può dare un consiglio su come non cadere in queste trappole? "E' difficile generalizzare, ma sicuramente se la persona con cui si è creato questo rapporto rifiuta o continua a rimandare un incontro nel vita reale quello deve essere già un forte campanello d'allarme". C'è un altro tema che le piacerebbe esplorare con un programma? "Mi piacerebbe tantissimo parlare di viaggi. Con Nicolò (De Devitiis compagno nella vita e collega ne Le iene) è una grande passione che abbiamo in comune. Ci piace partire zaino in spalla. L'anno scorso abbiamo percorso in auto la Route 66 passando anche per la Monument Valley... 25 giorni intensi alla guida".

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