Cultura

Gialappa's, contenti di essere stati rivalutati da vivi

'Con Savino nel panel 'Ci piace leggero' di Sky 20 anni

Gialappa's, contenti di essere stati rivalutati da vivi

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 03 OTT - "Ci ha fatto piacere essere rivalutati da vivi. Pensavamo qualche fan ci avrebbe seguito, non ci aspettavamo così tanto affetto, soprattutto su un canale nuovo per noi. Era una scommessa per tutti, noi speravamo di vincerla, è andata bene". Lo dice Giorgio Gherarducci, parlando del ritorno della Gialappa's Band, con Gialappashow su Tv8, dove debutterà dal 16 ottobre la seconda stagione. L'occasione per parlarne è stata il panel 'Ci piace leggero' di cui Gherarducci è stato protagonista con il compagno di Gialappa's Marco Santin (il terzo componente, Carlo Taranto, aveva lasciato il gruppo prima del programma), e Nicola Savino, nel corso della seconda giornata di Sky 20 anni, evento organizzato dalla piattaforma digitale satellitare, dal 2 al 4 ottobre al Museo nazionale romano nelle Terme di Diocleziano di Roma. Questo ritorno su Tv8 "è stato bello, è andato bene. Abbiamo fatto quello che volevamo con i tempi che volevamo - aggiunge Santin - Abbiamo sempre fatto la tv in questi anni, come alle Iene che è un programma bellissimo, ma avevamo spazi più limitati. In questi anni secondo me c'è una rinascita di un certo tipo di tv su un certo tipo di canali". E' d'accordo Nicola Savino, di cui è appena partita su Tv8 la seconda edizione di 100% Italia: "Capisci che qui c'è spazio, c'è voglia di fare e si può agire senza sottostare a certe regole della tv generalista", dove, secondo Gherarducci "si guarda più al passato, c'è meno voglia di rischiare. Il pubblico si è accorto che se si vogliono vedere cose diverse ci sono altri canali". Non manca l'occasione di scherzare bonariamente su Carlo Taranto "che ci guarda da lassù nel senso che è in Liguria" dice Santin. "Dal primo ottobre è ufficialmente in pensione, gli è arrivato il primo assegno - aggiunge Gherarducci -. Più successo abbiamo più è contento perché così si sente meno in colpa per aver lasciato". (ANSA).
   

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