Se si cambia il passato cambia anche il presente. Dalla trilogia cinematografica alla serie tv: torna con una nuova storia in 6 episodi la sgangherata banda della saga di Massimiliano Bruno sui viaggi nel tempo, dall'1 dicembre in esclusiva su Sky e in streaming su Now. Prodotta da Sky Studios e da Fulvio, Federica e Paola Lucisano per Italian International Film, 'Non ci resta che il crimine vedrà tornare i protagonisti della trilogia Marco Giallini (Moreno), Gian Marco Tognazzi (Giuseppe), Giampaolo Morelli (Claudio) e Massimiliano Bruno (Gianfranco), che è anche di nuovo dietro la macchina da presa stavolta affiancato da Alessio Maria Federici. A loro si aggiunge, fra gli altri, Maurizio Lastrico. Dopo il viaggio cinematografico indietro nel tempo fino agli anni '80, in cui a Roma prosperava la Banda della Magliana, e poi quello nell'Italia fascista degli anni '40, la nuova serie inizia subito dopo gli eventi dell'ultimo film e trasporterà la banda di protagonisti negli anni '70, fra gli ambienti della sinistra giovanile e quelli della destra eversiva del Golpe Borghese. Dopo aver scoperto di essere stato adottato, Giuseppe decide di cercare la sua vera madre, incurante degli avvertimenti del loro amico e scienziato Gianfranco (Bruno). "Abbiamo preso in esame il fallito golpe di Borghese nel 1970, che si svilupperà dal terzo episodio. Un fatto che si rivelò una sorta di farsa e di conseguenza fu preso in giro: noi ci chiediamo cosa sarebbe successo se fosse andato bene, considerato che ispirò dei golpe in Sudamerica. Abbiamo pensato che - dice Max Bruno - fosse una bellissima metafora per raccontare uno spauracchio che un passo troppo a destra potrebbe portare alla mancanza di libertà. Cosa che ora non rischiamo nel nostro Paese, ma bisogna sempre stare attenti. Ci piace prendere in giro tutti destra e sinistra". Il regista e sceneggiatore fa notare ancora: "Ho deciso di ambientare la storia in momento storico perchè il 1970 è il mio anno di nascita e si giocava Italia-Germania che è finita 4-3 ai Mondiali del Messico. Vorrei tornare a quel periodo per vedere com'erano papà e mamma, com'era il quartiere di Roma in cui sono nato, sia per curiosità che per nostalgia. E soprattutto vorrei vedere mio papà che aveva portato un mazzo di rose color thè a mia madre quando sono nato. Il ventennio successivo è stato di annullamento totale dei risultati raggiunti da quella generazione parlo dei giovani che scendevano in piazza per il riconoscimento dei diritti civili. Sta riemergendo un sentimento popolare, un humus, un fermento che abbiamo visto anche il 25 novembre con la manifestazione a Roma contro la violenza sulle donne, mi auguro non sia un caso isolato. Io c'ero, e non deve venire calpestato da ideali edonistici e nichilistici. E' importante per le nuove generazioni vedere quanto lottavano quei ragazzi di allora". Tognazzi: "È stato bello ritrovare questo branco di pazzi. Nella serie abbiamo approfondito i personaggio. Ho scoperto che continuare a interpretare un personaggio ti permette di esplorare vari aspetti". Poi sostiene: "non abbiamo intenzione di fare politica ma intrattenere il pubblico". A Giallini viene chiesto cosa ricorda degli anni 70 i suoi colleghi erano appena nati o bambini. "Ero adolescente, ma ricordo in particolare mio padre che va a prendere la stoffa per farmi il vestito della cresima. C'era un sarto, mi sembra Spizzichino, che prendeva questa stoffa verde oliva. Poi si sentono dei colpi di arma da fuoco e chiudono le saracinesche. Siamo rimasti chiusi dentro un'ora. È un'immagine emblematica del periodo". Giampaolo Morelli è Claudio: "Il mio personaggio ha sempre questa esigenza di affermarsi, vuole fare lo scrittore e prova a piazzare libri, soggetti di film, anche musica. Ha questa mania di emergere. Incontra anche Flaiano e ci litiga perchè non viene considerato. Questa serie è un viaggio non solo nel tempo ma anche in se stessi e alla ricerca dell'amicizia". Lastrico è Duccio un uomo "iperaccogliente ed amante della cultura, un sognatore. Ho potuto raccontare anche una persona che per la sua omosessualità ha vissuto alcuni problemi, cosa che succede ancora oggi. Spero di avergli dato umanità". Nel cast anche Liliana Fiore nei panni di Marisa, l’assistente di Gianfranco; Grace Ambrose in quelli di Linda Valori, la madre di Giuseppe nel passato; Kabir Tavani che interpreta Sergio, giovane membro del collettivo comunista che ospiterà i protagonisti nel 1970; Sara Baccarini, Matilde, anche lei membro del collettivo comunista che si avvicinerà molto al cinico Moreno, il personaggio interpretato da Marco Giallini; e ancora, Daniela Virgilio nei panni di Daniela, influente vedova di un personaggio di spicco della politica di quegli anni, e Claudio Corinaldesi in quelli di Nunzio Petrucci, capo della milizia squadrista e braccio destro di Junio Valerio Borghese. Nils Hartmann, Executive Vice President Sky Studios per l'Italia ha evidenziato: "Ci vuole leggerezza di questi tempi. Non ci resta che il crimine è un brand. La serie si aggiunge ai titoli di light crime di Sky come Call My Agent Italia e Piedone. "Giovedì i quattro protagonisti saranno ospiti ad X Factor". La Serie andrà con due nuovi episodi a settimana tutti i venerdì in prima serata su Sky Serie.
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