(ANSA) - SANREMO, 09 FEB - Torna il monologo sul palco
dell'Ariston con l'intervento di Teresa Mannino: la finta
superiorità dell'uomo, la perfezione della natura, il potere
'di' preferito al potere 'su'.
"Siamo nel 2024 - riflette l'attrice, alternando il registro
serio a quello comico - ma ragioniamo come 2524 anni fa.
Parliamo allora di essere umano, ancora meglio di animale umano.
Il 60% del nostro patrimonio genetico è uguale alle banane, per
quello - scherza - si dice 'mi sono sbucciata le ginocchia', con
le scimmie è uguale al 98%, solo che l'informazione non è molto
diffusa, gli scimpanzé ci tengono a non farlo sapere. Ci
sentiamo superiori perché parliamo, in realtà gli animali e le
piante lo fanno in altro modo. I babbuini, per esempio, si
salutano strizzandosi il pene".
Poi l'elogio delle formiche tagliafoglia, che hanno creato un
perfetto sistema agricolo in cui i maschi servono solo a
procreare, "non gli fanno neanche buttare la spazzatura, l'unico
compito è fornire gli spermatozoi, che stanno nella spermateca
della regina, me la devo fare pure io la spermateca... il loro
compito è il volo nuziale, si accoppiano e dopo muoiono perché
non servono più. Ma quanto sono avanti! Non hanno problemi a
gestire gli ex e i maschi felici perché la loro vita è un'unica
grande scopata".
"Gli animali umani invece - chiosa Mannino - preferiscono il
potere sugli altri uomini, sulle donne, sui bambini, sulla
natura. Anche a me piace il potere, ma il potere di, che ha
un'altra energia, il potere di ridere e far ridere, di vestirmi
con le piume, di cantare stonata, di ballare per strada. Non
sono disposta a ignorare le storie non ancora passate, se non è
passato non è il momento di passare oltre". (ANSA).
Teresa Mannino, al potere 'su' preferisco il potere 'di'
"Finta superiorità uomo sulla natura, abbiamo perso la misura"