Cultura

Fisichella, 'il Giubileo per dare volto alla speranza'

Da domenica su Rai1 alle 00.45 settimanale che avvicinerà a 2025

Redazione Ansa

Ogni Giubileo "ha una sua caratteristica a storia che deve essere rispettata". Quello del 2025 "si caratterizza per la presenza nel mondo di situazioni di divisione, violenza, di debolezza" dai conflitti internazionali alla violenza contro le donne. Quando il Papa "ha dato il motto 'pellegrini di speranza' eravamo ancora nel bel mezzo di una pandemia che lascia ancora segni nelle vite delle persone. C'è bisogno di dare un volto concreto al sentimento di speranza" e di recuperare "un profondo senso di umanità e dignità". Lo dice Monsignor Rino Fisichella, Pro Prefetto del Dicastero dell'Evangelizzazione, delegato da papa Francesco all'organizzazione dell'Anno Santo 2025, alla presentazione di Davanti alla Porta Santa, prima puntata del settimanale di Rai Vaticano, Giubileo 2025 - Pellegrini di speranza condotto da Stefano Ziantoni, in onda su Rai 1 da domenica 25 febbraio alle 00.45 e su RaiPlay.
    "Sarà un racconto per avvicinarci al Giubileo - spiega Ziantoni, responsabile di Rai Vaticano - fatto di storie nazionali e internazionali. Ci siamo voluti calare da subito nei panni di un pellegrino". Si parte "dall'eccezionalità della prima puntata: per la Rai è stata un'impresa storica perché davanti alla Porta Santa non era mai stato girato un programma intero" aggiunge Ziantoni.
    Fra i vari racconti nel programma, quello "con cui siamo andati a scoprire le croci giubilari che tra il 1900 e il 1910 furono erette da nord al sud Italia per volontà di Leone XIII".
    Inoltre "abbiamo stretto una collaborazione con il Fai e il Cai, per parlare di alcuni tesori del nostro Paese, alcuni dei quali ancora non noti"; è stato intervistato "il solo scultore in vita che ha realizzato una Porta santa, quella di Santa Maria Maggiore" e "siamo andati nella fabbrica dove è stata forgiata la Porta Santa di San Pietro".
    Tra gli altri servizi, un approfondimento "sulle varie forme di preghiera dai santuari ai giovani, dalle carceri al rapporto tra preghiera e intelligenza artificiale". Si aprirà anche "una finestra sul mondo, con i nostri ambasciatori che ci racconteranno se nei vari Paesi si parli già di Giubileo e come le comunità italiane si stiano organizzando". Questo "vuole essere un programma laico per raccontare un evento destinato a tutti". Per adesso "andremo in onda dopo lo Speciale Tg1, ma da settembre dovrebbe passare in day time" Nel programma "c'è originalità e creatività - osserva monsignor Fisichella -: non si ripercorrono schemi già conosciuti ma si dà al Giubileo anche la dimensione di aspettativa e di apertura alla sfera culturale che secondo me è decisiva". Nel rispondere ai giornalisti il Pro Prefetto del Dicastero dell'Evangelizzazione parla anche di come proceda la realizzazione dell'evento: "C'è un tavolo a Palazzo Chigi dove una volta ogni 20 giorni circa ci incontriamo per capire a che punto siamo nell'organizzazione del Giubileo e mi sembra che alcuni ritardi debbano essere recuperati". D'altronde "Questo è un Paese dove la burocrazia è alle stelle", tuttavia "ho fiducia che le grandi opere immediatamente coinvolgenti il Giubileo possano essere pronte tra fine ottobre e novembre". (ANSA).
   

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