(ANSA) - ROMA, 29 FEB - E' sempre più diffusa "una sorta di
"cecità ambientale" che ci impedisce di riconoscere le piante e
la natura intorno a noi, che non ci fa valorizzare questi essere
viventi dotati di straordinarie capacità e da cui oltretutto
dipende la nostra stessa sopravvivenza. Dobbiamo curare questa
mancanza, stiamo tutti poco nel verde e lo guardiamo e viviamo
troppo poco".
Un percorso che ha portato anche alla collaborazione con "Un
albero per il futuro", progetto di sensibilizzazione alle
tematiche ambientali e di educazione alla legalità promosso dai
28 reparti carabinieri della Biodiversità e dal Ministero della
Transizione Ecologica, che consiste nel donare giovani alberi
appartenenti a specie tipiche della flora locale da mettere a
dimora assieme agli studenti delle scuole aderenti. Ogni
piantina viene georeferenziata e diventa parte di un "bosco
diffuso" su tutto il territorio nazionale. Un'iniziativa appena
arrivata anche nel giardino della sede Rai di Viale Mazzini,
dove è stato messo a dimora accanto alla statua del cavallo una
pianta di Corbezzolo, con la partecipazione di alunni della
scuola primaria e secondaria dell'Istituto Comprensivo Aristide
Leonori di Roma. "A sensibilizzare le persone sulla
conservazione della natura di arriva attraverso un percorso di
conoscenza e consapevolezza - spiega il Generale Raffaele
Manicone, Comandante del Raggruppamento Carabinieri
Biodiversità, parlando del progetto - Per proteggere bisogna
amare e per amare bisogna conoscere". Con "Un albero per il
futuro" abbiamo costruito una casa, in due anni, a circa 44 mila
piante in quasi 7000 istituti scolastici in tutta Italia, e
puntiamo ad arrivare a 70 mila piante entro il 2025". (ANSA).
Viola, curiamo la 'cecità ambientale' partendo da bambini
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