(ANSA) - LONDRA, 30 APR - Dalla comunità italiana che vive
sull'isola di Man, alle diverse generazioni di immigrati giunti
nei decenni sull'isola fino al racconto dei giovani 'expat'
arrivati di recente nel Regno Unito per trovare la propria
dimensione all'estero. Molte storie sono state raccolte in dieci
anni dall'emittente radiofonica London One Radio, la radio degli
italiani nella capitale britannica fondata nel 2014 e pronta a
festeggiare in settembre il suo decimo anno di attività. Con la
rubrica intitolata 'Storie di italiani in UK' è emerso uno
spaccato inedito sulle vicende delle persone che hanno iniziato
una nuova vita in Gran Bretagna, portando però con loro una
parte del Paese e spesso della regione d'origine. E' il caso
della comunità che vive sull'isola di Man, la dipendenza della
monarchia nel mar d'Irlanda considerata un paradiso offshore:
sono 156 gli italiani e lavorano soprattutto nel settore
dell'accoglienza. Fra loro Michele Tramontana, siciliano
d'origine, che oltre ad aver aperto un ristorante si è dedicato
alla pittura con notevoli risultati: alcuni suoi quadri sono
diventati nel 2023 dei francobolli britannici, con tanto di
iniziali di re Carlo III, raffiguranti paesaggi dell'isola. Il
lavoro condotto dall'emittente radiofonica, che dal 2017 ha
affiancato all'audio anche il video e pubblica i filmati sui
propri canali social e sulla piattaforma Youtube, si è
concentrata fra l'altro sulla presenza degli italiani ai massimi
livelli culturali del Regno, come con l'intervista a Marco
Liviero, insegnante di lingua inglese all'Eton College, la
prestigiosa scuola privata da cui sono usciti molti primi
ministri e il futuro re, il principe William. La rubrica ha
dedicato molto spazio anche alla storia e a come sono nate le
comunità italiane in città come Londra, Manchester e Bedford,
oltre a quelle delle zone rurali, e alla tragedia dell'Arandora
Star, la nave britannica carica di internati civili italiani e
tedeschi da deportare in Canada, silurata al largo delle coste
irlandesi da un u-boot della marina militare nazista nella
Seconda guerra mondiale. Grande risalto è stato dato anche alle
vicende di successo meno note: come quella di Domenico
Antonelli, emigrato in Inghilterra nel 1884, che prima produsse
biscotti, anche per l'esercito di sua maestà durante l'ultimo
conflitto mondiale, per poi specializzarsi nei coni gelato e
ancora oggi i suoi nipoti portano avanti l'attività di famiglia,
arrivata a livelli industriali. "Storie del genere fanno
riflettere su quanto ci si debba sentire orgogliosi di essere
italiani all'estero - ha detto il conduttore dell'emittente
Philip Baglini - la cosa che mi ha più colpito è il fatto che ci
siano persone arrivate nel Regno Unito all'età di 15 anni e
tornate in Italia poche volte, ma amano il loro Paese d'origine
e lo onorano ogni giorno con il loro lavoro". L'attività di
London One Radio si è ulteriormente espansa di recente con
l'ingresso nella piattaforma internazionale di Globo Tv, che
ospita anche i canali della Rai. (ANSA).
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