Interpretò Ulisse alla scuola materna e così Rosario Fiorello
scoprì la meraviglia di esibirsi in pubblico. L'ha raccontato lo
stesso showman stamani all'Università degli studi di Urbino
"Carlo Bo", dove con tanto di toga indosso ha ricevuto il
Sigillo di Ateneo, l'onorificenza accademica di Uniurb, dalle
mani del rettore Giorgio Calcagnini. La lectio magistralis
tenuta da Fiorello, intitolata "La mia vita, la mia carriera: lo
stesso grande spettacolo", è stato un susseguirsi di battute,
racconti e aneddoti che hanno contraddistinto la vita
dell'artista. Oltre ad affondare la memoria nei ricordi
dell'infanzia, Fiorello ha raccontato la sua passione per il
calcio, il lavoro presso un'agenzia funebre, le radio libere e
la sua esperienza di animatore dei villaggi turistici. "Tutto
quello che mi è capitato non l'ho mai cercato", ha raccontato lo
showman, ma evidenziando che non bisogna mai "restare fermi,
immobili". E in uno dei passaggi più 'seri' ha esaltato il
valore dell'improvvisazione, grazie alla quale "sono arrivato al
varietà su Rai Uno". Infine ai tanti studenti che affollavano il
Polo Volponi, dove si è tenuta la cerimonia, ha rivolto
l'invito a studiare perché "lo studio è la cosa più bella del
mondo, la cultura è importantissima". (ANSA).
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