Cultura

The Golden Boy, campione del ring Oscar de la Hoya si racconta

Arriva in esclusiva su Sky Documentaries la docuserie Hbo

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 11 LUG - Soprannominato dai suoi fan The Golden Boy, Oscar de la Hoya è stato fin da giovanissimo un campione di boxe, l'unico pugile della storia ad aver conquistato numerosi titoli mondiali in sei categorie di peso diverse, celebrato come un eroe e un punto di riferimento dalla comunità messicano-statunitense di Los Angeles. Bello, carismatico ed eclettico, è ben presto diventato una star fuori e dentro il ring. L'apparenza, però, nascondeva un uomo in lotta con se stesso. The Golden Boy: Oscar de la Hoya, in esclusiva il 12 e 19 luglio alle 21.15 su Sky Documentaries, in streaming solo su Now e disponibile anche on demand, è la docuserie Hbo presentata in anteprima mondiale al Tribeca Film Festival 2023, in cui il personaggio sportivo si racconta rivelando tutta la sua fragilità, per il rapporto problematico con la famiglia, l'incapacità di gestire il successo e il denaro, di stabilire rapporti sentimentali sinceri e stabili con le compagne e con i figli, l'alcolismo.
    Il film ripercorre gli anni della giovinezza, durante i quali Oscar è divenuto un personaggio pubblico osannato dai tifosi e dai media, ma anche sfruttato dal suo team, fino agli anni in cui ha affiancato l'attività di pugile a quella di promoter di incontri di boxe; il racconto si conclude nel momento in cui il comportamento autodistruttivo lo ha portato a diverse sconfitte sul ring, ma soprattutto personali. Deciso a recuperare il rapporto con i figli Jacob, Davon e Atiana Cecilia e a ritrovare se stesso, Oscar, dopo la sconfitta subita dal filippino Manny Pacquiao, si è ritirato nel 2009 a 36 anni.
    "Ero il prescelto - spiega Oscar alla fine del documentario - e questa pressione ha generato questa rabbia; sul ring in realtà combattevo contro me stesso, ero il mio peggior nemico. La boxe è stata amore, dolore, una droga; ma Golden boy non è niente altro che una farsa, ed è ora di vivere nella realtà". (ANSA).
   

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