(di Lucia Magi)
(ANSA) - LOS ANGELES, 26 LUG - J.J.
La trama è piuttosto inverosimile, ma la tenuta della nuova
commedia d'avventura My Spy the Eternal City è buona. Diretta da
Peter Segal e ora disponibile su Prime Video, è il sequel del
fortunato film del 2020, My Spy. "My Spy ha debuttato al cinema
il 14 marzo 2020: arrivato in sala il sabato, la domenica è
stato ritirato perché è cominciato il lockdown a Los Angeles. Un
colpo di fortuna non indifferente", ride il veterano delle
commedie Segal (Una pallottola spuntata 33⅓ - L'insulto finale ,
Agente Smart - Casino totale, Terapia d'urto, 50 volte il primo
bacio). "Per fortuna Amazon ci ha messo sulla sua piattaforma di
streaming e siamo diventati il terzo film più visto del 2020. Le
famiglie hanno bisogno di condividere esperienze con i figli
adolescenti. Un'ora e mezza insieme sul divano è un buon punto
di partenza. Per questo siamo andati avanti con la storia",
considera il regista a margine della première al Culver Theatre
di Los Angeles.
La spia in riduzione domestica, che ha sgominato criminali
internazionali ma fatica a tener testa a un branco di
adolescenti in gita scolastica, regala guizzi di comicità
piuttosto gradevoli. Il resto del cast fa altrettanto, con il
capo ufficio della Cia che si finge infermiere pediatrico per
mantenere segreta la vera professione (il comico Ken Jeong) o la
professoressa bacchettona che a metà film ha una svolta
imprevedibile (Anna Faris). La giovane star Coleman a soli 15
anni si è già fatta le ossa su grosse produzioni di Hollywood,
come Dungeons and Dragons: Honor Among Thieves, Avatar: The Way
of Water o la serie Hbo Big Little Lies, con Laura Dern, Nicole
Kidman e Meryl Streep.
"Girare in Italia è stato intenso e bellissimo. Abbiamo
dovuto stringere tutto in due settimane: le esterne a Venezia,
Roma e Firenze", spiega il regista all'ANSA. "La campagna
toscana, gli interni e molti inseguimenti sono girati in Sud
Africa, non avevamo abbastanza tempo nel vostro paese. Il
Vaticano, con gli interni di San Pietro e la piazza sono frutto
degli effetti speciali. Ovviamente non avevamo i permessi per
girare lì!", dice Segel, che svela un piccolo trucco adottato
per far sembrare il tutto ben raccordato e verosimile: "Il
nostro produttore esecutivo italiano, Riccardo Neri, si è
raccomandato: l'importante è non inquadrare il selciato. Un
italiano capisce subito la differenza tra il lastricato di
Firenze e i sanpietrini di Roma". (ANSA).
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