Dal passaporto che gli ha salvato la vita alla cabina del Rischiatutto, da una grande mostra a Palazzo Reale nella sua Milano a una fiction che porterà lo spettatore a scoprire dettagli inediti soprattutto della giovinezza di uno dei personaggi più popolari della storia della tv e non solo: Mike Bongiorno.
Il 26 maggio 2024 avrebbe compiuto 100 anni Mike, stroncato da un infarto l'8 settembre 2009 in una suite dell'hotel Metropole di Montecarlo, dove si trovava per una breve vacanza con la moglie Daniela Zuccoli, con cui ha condiviso 39 anni di vita, dalla loro unione sono nati tre figli, Michele, Nicolò e Leonardo.
L'autunno sarà il momento per celebrarlo come merita e la sua famiglia ha dato un significativo contributo a questo tributo. Dal 17 settembre e fino al 17 novembre nella sede di Palazzo Reale a Milano aprirà la mostra "Mike Bongiorno 1924 - 2024", che per celebrare il grande presentatore racconta un po' la storia d'Italia.
Un'esposizione inedita, con tanti materiali esposti per la prima volta, che documenteranno l'intero cammino umano e artistico di Bongiorno, arricchito da "tante rarità", concesse per l'occasione dalla Fondazione Mike Bongiorno.
Curata da Nicolò Bongiorno e Alessandro Nicosia con la consulenza di Daniela Bongiorno, propone documenti personali, le foto della sua vita, i copioni originali, cimeli artistici e premi, installazioni con ricostruzioni scenografiche di studi radiofonici e di un bar anni '50 dove si andava tutti a vedere la tv, la cabina rossa del Rischiatutto dove si potrà entrare e ascoltare le domande che Mike faceva ai suoi concorrenti, la ruota di La ruota della fortuna, audiovisivi, oggetti e ricordi che accomunano più generazioni di estimatori e dove si potrà interagire dal vivo con il mondo del quiz.
Saranno raccontate le sue grandi passioni, soprattutto lo sport e l'amata montagna. Filo conduttore i filmati con momenti di vita vissuta, attraverso le sue parole tratte dal libro "La versione di Mike", biografia scritta a quattro mani con il figlio Nicolò, dove si ripercorrerà la sua storia dagli anni '20 ai giorni nostri. Libro da cui è tratta anche la fiction Mike che sarà presentata in anteprima al Prix Italia, quest'anno nella 76/a edizione dall'1 al 4 ottobre a Torino. Grande impatto all'interno della mostra avranno le ricostruzioni scenografiche che contestualizzeranno alcuni momenti focali della carriera di Mike, consentendo al visitatore di attraversare varie epoche e di interagire dal vivo con il mondo dei quiz. Parlando della mostra a Domenica in Daniela Bongiorno aveva spiegato ''con la Fondazione, curata da nostro figlio Niccolò, abbiamo ricostruito e raccolto tutti i documenti della sua vita incredibile, compreso il passaporto che gli ha salvato la vita e che si vedrà nella grande mostra a Palazzo Reale, con tante cose inedite, dedicata a Mike uomo di Stato, che ha unificato il Paese. Ho invitato il presidente della Repubblica all'inaugurazione".
Aveva parlato anche della fiction, che ''farà vedere la parte della vita di Mike che nessuno conosce: quando, magrissimo, uscì dal campo di concentramento, arrivò negli Stati Uniti e iniziò la carriera in radio''. Di Mike, miniserie in due puntate che andrà in onda lunedì 21 e martedì 22 ottobre, ha parlato recentemente anche Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Fiction. "Ce lo farà amare ancora di più e scoprire in una fase giovanile anche partigiana che non tutti conoscono. Pensiamo di sapere tutti di lui invece il pubblico si ricrederà, un omaggio che ritengo anche doveroso".
Mike, scritta da Salvatore De Mola, tratta dal libro La versione di Mike di Mike Bongiorno, vede nei suoi panni Claudio Gioè, e tra i protagonisti anche Paolo Pierobon, Valentina Romani, Elia Nuzzolo, Massimo De Lorenzo, Augusto Fornari, Sandra Ceccarelli e con Tomas Arana nel ruolo di Philip Bongiorno, e con Clotilde Sabatino. La regia è di Giuseppe Bonito. Racconta la vita di Mike Bongiorno a cento anni dalla sua nascita e a settanta dall'inizio delle trasmissioni televisive in Italia. Due serate per celebrare un'icona del piccolo schermo e il suo volto più intimo, spesso rimasto all'ombra del conduttore di successo: spigliato e sorridente di fronte alle telecamere eppure riservato e silenzioso nella vita privata. Un uomo coraggioso e determinato che ha trascorso due anni della sua gioventù in prigione e nei lager nazisti.
Diviso fra Stati Uniti e Italia, fra padre e madre, fra guerra e ricostruzione, il percorso esistenziale di Mike diventa specchio della storia del nostro paese. (ANSA).