Cultura

==Delmastro, più che il magistrato sembrava di ascoltare Salis

'L'unico Stato che processava le intenzioni era l'Urss'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 16 SET - "Spiace sentire un magistrato usare argomentazioni più politiche che giuridiche. Sembrava quasi di ascoltare Ilaria Salis". Lo afferma Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia, commentando la richiesta di una condanna a sei anni per Matteo Salvini in un'intervista al Corriere della Sera. Per Delmastro "per tutta la requisitoria più dei reati si sono scomodati crimini universali. Violazioni di diritti umani tali da non poter applicare la legge dello Stato. Se così fosse, per coerenza, andrebbe processata l'intera catena dal premier Conte al ministro Toninelli alla Guardia costiera, cosa che non vorrei mai".
    Il sottosegretario poi replica al Pd, che chiede l'intervento dell'Agcom sull'autodifesa di Salvini sulla Rai: "È il caso del giorno, che rischia di diventare del secolo, e la Rai non gli deve dare spazio? Lo vogliono processare perché ha difeso i confini dello Stato e non ha il diritto di dire: 'Mi sento innocente'? È un'idea politica di una violenza radicale. Solo nell'Urss l'imputato veniva processato, imbavagliato e fatto sparire".
    Poi, sul fatto che per i magistrati l'operazione di Salvini non fosse difesa dei confini ma autopromozione politica, attacca: "È stata fatta una perizia psichiatrica? Come fanno a conoscere l'intenzione di Salvini? L'unico Stato che ha processato le intenzioni è stata l'Urss. Anche in Iran oggi si processano i fatti".
    E ricorda: "E domani tocca a me. Salvini sarà processato per aver difeso i confini e io per aver difeso il 41 bis per i camorristi". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it