(ANSA) - ROMA, 16 SET - "Per me la sofferenza è stata vedere
distruggere un gruppo di amici, di fratelli - perché avevo
creato dei gruppi di lavoro fortissimi. Con Cairo non ci siamo
più sentiti ma il tempo aiuterà a incontrarsi.
Giletti della sua vita sotto scorta dice che accade per le sue
inchieste: "C'è stato l'incontro con Baiardo, l'uomo molto
vicino ai fratelli Graviano, lo stesso che aveva annunciato
l'arresto di Matteo Messina Denaro, due mesi e mezzo prima che
accadesse. E non credo sia un veggente. Noi siamo andati a
toccare dei temi molto complessi perché quando parli di mafia e
fai i numeri parlando di mafia, finisci col toccare dei poteri.
Io credo che il problema vero fosse quello, il contenuto di ciò
che noi stavamo facendo. Il contenuto, non il costo". "Il caso
giudiziario è ancora aperto. Aspettiamo. Ho visto tante
intercettazioni interessanti, Marcello Dell'Utri intercettato
dalla Dia dice al capo dell'ufficio legale di Fininvest 'Giletti
deve essere chiuso', io ne ho preso atto. Quella è una verità,
non di Giletti, una verità. Io aspetto - aggiunge - ho una
scorta, vivo in una situazione complessa che è peggiorata negli
anni. Ma ho visto ragazzi, giovani giornalisti che per 20 euro
ad articolo rischiano la vita. La domanda è perché in questo
Paese chi fa inchiesta è sotto scorta? Non va bene".
Del suo nuovo programma 'Lo Stato delle cose' Giletti dice che
racconterà su Rai Tre l'Italia in controtendenza. "Ogni
avventura deve avere un'asticella più alta, anche se inizi a
invecchiare devi porti degli obiettivi ambiziosi. Trovo che ci
siano degli spazi interessanti per raccontare questo Paese
attraverso i nomi più importanti della cultura italiana. Anche
la 'qultura' con la q. A me piace chi va in controtendenza, come
i salmoni". (ANSA).
Giletti, ho sofferto per l'addio a La7 ma ora guardo al futuro
Ospite Latella, su Rai3, racconto l'Italia in controtendenza