Cultura

Stefano Buttafuoco: "Emozioniamo con storie di unicità"

Il conduttore torna su Rai3 con "Il cacciatore di sogni"

Redazione Ansa

"Ognuno di noi ha punti di forza e di debolezza e ha delle leve di riscatto. Dobbiamo accettarci per quello che siamo, lavorando tanto sulle nostre debolezze, che siano fisiche o psicologiche poco conta". È questo uno dei messaggi che Stefano Buttafuoco vuole mandare con 'Il cacciatore di sogni', il suo programma che torna da domani alle 13 su Rai 3, un nuovo orario per la trasmissione dello storico inviato de La vita in diretta, fino ad oggi in seconda serata.

Sei le puntate per questa nuova edizione, più lunghe rispetto al passato anche per via di un'importante novità. Non solo storie raccontate in chiave quasi documentaristica, ma anche un ospite in studio. Nel primo appuntamento, ad esempio, la protagonista del racconto sarà Domiziana Mecenate, nuotatrice tornata da poco dalle Paralimpiadi di Parigi, mentre in sede ci sarà un altro nuotatore, Manuel Bortuzzo. L'idea è quella di avere ad ogni puntata "un personaggio della tv o dello spettacolo che ci accompagna nel racconto della storia che facciamo vedere, commentandola, e che rivela aspetti inediti della sua vita privata - spiega Buttafuoco all'ANSA - soffermandosi, chiaramente, in modo particolare sui temi che sono a noi più cari, quelli legati al mondo dell'inclusione".

Nella seconda puntata spazio al racconto di Mirko Barigelli, kickboxer con la sindrome di Tourette, con in studio l'attore e regista Giorgio Pasotti. Racconti emozionanti, che possono ispirare gli spettatori e sensibilizzarli. "Le nostre storie sono girate con un taglio molto cinematografico - commenta il conduttore - puntiamo sulle suggestioni delle immagini, non vogliamo solamente informare ma soprattutto emozionare". Un esperimento che sembrerebbe riuscito, a detta di Buttafuoco: "Ricevo ogni giorno tantissimi messaggi di persone che anche non avendo a che fare in prima persona con determinati temi si complimentano e dicono 'ma perché la Rai non fa più programmi così?' - rivela -. Credo che questo faccia parte del servizio pubblico, e penso che al di là dei dati di ascolto 'Il cacciatore di sogni' sia un programma che mi ha fatto scoprire ancora di più la parte positiva e bella del pubblico televisivo".

E, se è evidente che ciascuna storia colpisce grazie all'unicità delle imprese del suo protagonista, "la prima di questa stagione (quella di Domiziana Mecenate, ndr) è molto emozionante - anticipa Buttafuoco - perché questa ragazza 22enne fino a tre anni fa era una promessa della ginnastica e, poi, un incidente l'ha costretta sulla sedia a rotelle". Non solo l'atleta non si è lasciata sopraffare da questa esperienza, ma ha provato altri sport ed è diventata una nuotatrice paralimpica. "La cosa che più mi ha colpito - prosegue - è che fin dal primo giorno è lei che ha rassicurato i suoi genitori. Questo è un po' l'emblema del programma, il paradosso per cui chi a volte vive sfide più grandi riesce a dare forza a chi ha problemi molto diversi", se non inferiori. E sicuramente l'intervista a Bortuzzo, che ha affrontato a sua volta un percorso di rinascita, arricchirà la puntata di ulteriori suggestioni.

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