Cultura

Prime cotte e sesso, una serie su giovani e amore

'Chi vuole parlare d'amore?' al via su RaiPlay

Redazione Ansa

Che genitori e figli adolescenti possano avere qualche problema comunicativo, è esperienza comune. Anzi, fa un po' parte del processo di crescita. L'importante, però, è che ci sia la volontà di capirsi. Come nel caso di Isabel Achaval e Chiara Bondì, registe e mamme, che hanno voluto così tanto comprendere qualcosa in più sulle proprie figlie adolescenti da essere andate in giro per Roma per intervistare i giovani su uno dei temi più importanti della vita di tutti: l'amore. Ne è nato 'Chi vuole parlare d'amore?', la docuserie in esclusiva su RaiPlay, disponibile dal 19 novembre.

Dalle prime cotte alle prospettive per il domani, le risposte di intervistati e intervistate - fermati in lungo e in largo davanti a licei, luoghi di studio, nelle piazze - hanno scattato la fotografia di cosa voglia dire per i ragazzi di oggi amare qualcuno. In un mondo tanto cambiato rispetto a qualche decennio fa, chi è già nato nella modernità può essere simile o diverso rispetto al passato in come si innamora, cosa cerca da una relazione e come si approccia al sesso. Cinque le puntate, in un viaggio alla ricerca della verità sull'amore e il sesso tra i ragazzi, i loro desideri e timori: la prima è dedicata ai 'Primi amori', come sbocciano, perché e che cosa si desidera dall'altra persona. Ma ci sarà spazio anche per gli 'Amori difficili', dove a raccontarsi sono coloro che hanno già capito il dolore e, talvolta, il pericolo che si può celare dietro a una relazione sbagliata. Non mancherà poi 'La scoperta del sesso', con una lezione di educazione sessuale in cui i ragazzi hanno potuto chiedere tutto ciò che più loro interessava. Dunque le registe hanno voluto parlare delle 'Questioni di identità', quelle legate a orientamento sessuale e genere, con anche l'intervista a una ragazza che sta affrontando un percorso di transizione. Fino a 'Il futuro?', puntata che - tra arte e poesia - è più incentrata su quali siano gli strumenti principali per educare ai sentimenti le nuove generazioni.

Per mettere in prospettiva ciascuna risposta, le registe hanno anche scelto di rivolgersi ad esperti, uno per ciascuna puntata. Non solo i soliti psicologi - anche se c'è spazio anche per lo psichiatra e psicoanalista Vittorio Lingiardi - ma le scrittrici Maria Grazia Calandrone e Viola Ardone, il filosofo Matteo Nucci, la ginecologa Veronica Sabelli, l'ostetrica e divulgatrice Violeta Benini e la docente Giulietta Stirati. "La docuserie racconta la scoperta delle emozioni più intime nella fase dell'adolescenza - dice Maurizio Imbriale, direttore di Rai Contenuti digitali e transmediali - per invitare i ragazzi a parlare dei propri sentimenti, ad aprirsi e normalizzare alcuni temi considerati ancora oggi dei tabù, che spesso inibiscono i rapporti tra i giovani o alimentano insicurezze personali difficili da gestire".

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