Cultura

Tamberi a Belve, 'con mio padre fallimento più grande mia vita'

Ospite di Fagnani su Rai2: "A Parigi il momento più brutto"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 26 NOV - Gianmarco Tamberi, ospite della seconda puntata di Belve su Rai2, il programma condotto e ideato da Francesca Fagnani prodotto da Fremantle, in un'intervista coraggiosa e inedita con la giornalista e conduttrice parla del rapporto complicato con il padre: "Il fallimento più grande della mia vita. Mi sono sentito tradito dalla figura genitoriale" e affronta il tema del suo futuro: "ci penso ogni giorno". Ai Giochi di Parigi: "il momento più brutto". Non mancano una stoccata al nuotatore olimpico Thomas Ceccon e una sorprendente ammissione: "Non amavo il salto in alto e tuttora mi piace molto di più il basket: se avessi giocato ancora sarei stato meno orgoglioso, ma più felice".
    In uno dei momenti più intensi dell'intervista (come rivelato da alcune anticipazioni del programma), il campione olimpico racconta il complesso rapporto con il padre in passato definito "orrendo". "Non avere rapporto con mio padre è il fallimento più grande della mia vita". Sulle dure "regole" imposte dal padre Tamberi dice ancora: "Un conto è imporsele, un conto è scegliere, un conto è qualcuno che sceglie per te. Un genitore deve aiutarti a prendere la strada giusta ma non obbligarti a scegliere quella strada. Io mi sono sentito in quel momento molto tradito dalla figura genitoriale". Nel corso dell'intervista, infatti Tamberi, affronta il tema delle scelte per il suo futuro: alla domanda di Fagnani risponde di pensarci "ogni giorno". Altro momento di grande intensità il racconto delle Olimpiadi a Parigi e i problemi dovuti a fortissime coliche che con molta probabilità gli hanno negato la gioia di una medaglia. "Ero a Parigi, sicuramente tra i favoriti. Mi sentivo forte" racconta l'atleta a Fagnani. Ma quello che è successo "è stato il momento più brutto, sia come dolore fisico che mentale, che d'animo".
    Nel corso dell'intervista Tamberi confessa, a sorpresa, di amare più il basket del salto in alto. E non manca una stoccata al collega olimpionico Ceccon (per il famoso post di Pucci contro Tamberi da lui condiviso): "Ho giocato a basket fino a 17 anni" racconta l'atleta. "Se avessi giocato ancora a basket sarei stato meno orgoglioso, ma più felice. Fare quello che ami fa la differenza". "Non è così bello saltare un'asticella. Mi piace tuttora molto di più il basket. Ho dovuto fare quella scelta ma non amo quello che faccio".
    Un ritratto a tutto tondo quello che l'atleta concede a Fagnani, che tocca anche la sua lunga storia d'amore, il rapporto con gli amici, le ambizioni future. (ANSA).
   

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