Cultura

Valeria Bruni Tedeschi a Belve, spiace aver ferito con miei film

Attrice si racconta, rapporto con Carla e supersitizione

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 09 DIC - Le droghe, il rapporto con la sorella Carla, la famiglia e suoi film e i papà diversi, la superstizione. Valeria Bruni tedeschi si racconta nella quarta puntata di Belve, il programma di Francesca Fagnani in onda domani 10 dicembre in prima serata su Rai2.
    "Ho provato tutte le droghe: cocaina, eroina, Mdma", dice l'attrice. "Con l'eroina ha rischiato?" la incalza Fagnani. "Ho trovato che fosse meraviglioso e ho deciso di non provare mai più. Un mio fidanzato era eroinomane ed è morto".
    Fagnani le ricorda poi le parole Carla Bruni che proprio a Belve disse di sentirsi offesa per i troppi film della sorella ispirati alla loro famiglia e turbata per come lei era stata rappresentata: "Si è spinta troppo in là, non ha pensato che poteva dare loro un dolore?" chiede la giornalista. "Ho ferito persone facendo i miei film e questa è una cosa che mi che mi dispiace realmente, profondamente. Ho immaginato che loro si sarebbero potuti riconoscere ma, nonostante questo, per il bisogno di una scena ho superato il dispiacere degli altri", risponde l'attrice. A proposito della sua famiglia, Bruni Tedeschi ha definito - in passato - l'amore dei suoi genitori "non convenzionale" e vissuto "in modo strambo". Il riferimento è anche al fatto che lei e Carla Bruni hanno scoperto tardi di avere papà diversi.
    "Ne parlavate?" domanda Fagnani. "Non lo sapevamo, era tutto molto nascosto. Non è che si vedevano gli amanti arrivare.
    Sembrava che tutto fosse normale. L'abbiamo saputo dopo e per me è stato uno shock. L'ho saputo il giorno dei miei 30 anni. Mio padre mi ha detto che aveva un dubbio. Io mangiavo un mandarino.
    Gli ho detto 'a me non mi importa'. L'ho saputo prima di mia sorella".
    Un momento destinato a diventare cult quando Bruni Tedeschi parla di alcune sue superstizioni legate ai numeri e alla scelta dei passi da fare. Infine Bruni Tedeschi svela a Fagnani un suo segreto, cioè che per fuggire dall'ansia talvolta esita tra gli insegnamenti di Thich Nhat Hanh e l'ansiolitico. "E alla fine?" chiede Fagnani. "Prendo tutti e due! Leggo qualche pagina dei suoi libri con un piccolo ansiolitico. È l'ideale", chiosa Bruni Tedeschi. (ANSA).
   

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