Cultura

Serie Tv svedese svela i segreti della spiritualità dei Sami

Riflettori sulla cultura indigena: 'tema delicato ma importante'

Redazione Ansa

(di Alex Maxia) (ANSA) - STOCCOLMA, 24 DIC - Il calendario dell'avvento è una parte importante della tradizione natalizia in Svezia e ogni anno anche in TV c'è una serie per bambini che dal primo dicembre fa il conto alla rovescia fino a Natale. La serie con mini episodi di 15 minuti, viene trasmessa - in Italia si trova online - la mattina prima di scuola e quest'anno, per la prima volta, i protagonisti della saga sono una famiglia di Sami. Gli indigeni dell'artico vivono nel nord della Svezia, Norvegia, Finlandia e nord-est della Russia ma è raro che vengano messi sotto i riflettori dei media nazionali. "Sono cresciuto a Östersund, che fa parte del Sápmi (ndr. il territorio inabitato dai Sami) ma eccetto un amico d'infanzia che è Sami, non ho mai avuto un vero e proprio contatto con la loro cultura" ha spiegato Jonas Wallerström, ideatore e regista della serie 'Snödrömmar' (sogni di neve), trasmessa sulla Tv di servizio pubblico svedese, Svt. Walleström, intervistato dall'ANSA, ammette che non aveva mai sentito parlare della mitologia dei Sami: "Come è possibile e perché non ne ho mai sentito parlare?" si chiese il regista che spinto dalla curiosità ha iniziato a far ricerca sul tema e assieme ai colleghi indigeni, Annica Wennström e Oskar Östergren Njajta, hanno creato la serie, che è uno dei programmi televisivi svedesi con il maggior numero di ascolti.
    La saga è ambientata su una montagna nel nord della Svezia dove una famiglia Sami gestisce un albergo e centro sciistico ma la misteriosa mancanza di neve rischia di costringerli a vendere la ditta. Le figlie della proprietaria, Ristin e Aila, devono allora salvare la situazione e lo fanno ricollegandosi con la loro cultura e la lingua parlata dai loro avi.
    Nella lingua Sami ci sono 300 parole per descrivere la neve e il ghiaccio e la serie riprende nomi, parole e figure della cultura Sami integrando molti elementi della loro mitologia, collegata strettamente con la natura artica: "Si tratta di una cultura e di una visione del mondo che è tutt'oggi viva. Quando ho capito che non si trattava solo di vecchie favole, ha reso l'intero progetto molto più delicato e complesso, ma al contempo molto più accattivante ed interessante" ha sottolineato il regista. "É stata un pò una pazzia parlare di uno degli elementi più delicati e segreti della cultura Sami ma sia Annica che Oskar erano certi che sarebbe stato possibile, se fatto nel modo giusto" ha aggiunto il regista.
    Molti sui social hanno notato come una delle protagoniste assomigli all'ambientalista svedese Greta Thunberg, sia fisicamente che per il suo ruolo da eroina che cerca di salvare la montagna dalla minaccia di una miniera di gemme e riportare la neve, interpretato da alcuni come simbolo di cambiamento climatico, ma il regista spiega che il parallelo con Greta si tratta di una coincidenza "non è stata una scelta consapevole".
    Alcuni critici hanno detto che la serie parla di miniere e per estensione l'uso di risorse nell'artico, in modo negativo. Il tema è delicato e divide politici a Stoccolma dalla popolazione indigena ma la stragrande maggioranza dei commenti sono stati positivi.
    Molti Sami hanno reagito positivamente alla serie, tra questi anche Evelina Solsten, giovane influencer di una famiglia di pastori di renne: "La serie ha evocato nostalgia ma anche felicità e orgoglio che la nostra cultura viene condivisa con tutta la popolazione svedese. Finalmente un'occasione per far sapere quel che è stato una parte della mia vita" ha dichiarato Solsten. "Molti in posizione di potere vedono i Sami come un problema da risolvere, piuttosto che una risorsa di conoscenze e la bellezza della nostra cultura" ha concluso. (ANSA).
   

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