Cultura

Il teologo Paolo Benanti e le Intelligenze non umane

Un viaggio nella quotidianità dell'Intelligenza Artificiale

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 05 GEN - "Un programma sull'intelligenza artificiale, fatto ancora dagli umani". In una battuta che è anche una chiave di lettura, Padre Paolo Benanti, teologo e docente di etica delle tecnologie, sintetizza il suo "Intelligenze", il nuovo programma di Rai Cultura in tre puntate dedicato all'Intelligenza Artificiale e alle sue implicazioni nella vita quotidiana, in onda il lunedì dal 6 gennaio alle 22 su Rai Scuola e il giovedì dal 9 gennaio in terza serata su Rai3. "Intelligenze" - spiega Benanti, che lo firma insieme a Riccardo Lanzidei, Riccardo Mazzon e Gino Roncaglia con Maria Letizia Tega - "vuole offrire un punto di vista plurale ed etico sul tipo di trasformazione che le intelligenze artificiali stanno introducendo nella nostra società. Non si tratta semplicemente di un qualcosa di tecnologico, non è qualcosa che è semplicemente sociale, ma richiede un approccio filosofico e anche spirituale". Un approccio che il programma affida anche a interviste e contributi di esperti di diversa estrazione, tra i quali Mario Tozzi, Barbara Gallavotti, Gianni Riotta, Michele Mirabella, Giulio Maira, Maurizio Ferraris, Emma Galeotti, Marco Trombetti e Marco Bentivogli. E per ogni tema vengono affrontate luci e ombre dell'intelligenza artificiale, a partire dalla medicina: "Dal momento stesso in cui un'intelligenza artificiale - spiega Padre Benanti - sembra poter fare meglio il lavoro di quanto facciano i dottori, è giusto surrogare quello che prima faceva un uomo con una macchina? è giusto affidarsi a scelte che non sempre sanno essere spiegabili o giustificabili? fino a dove può arrivare l'idea di guadagno, di efficientamento, rispetto a quei diritti fondamentali che sono la cura e la tutela delle persone? Sono domande che proveremo ad affrontare in un percorso che mette al centro la persona e il suo diritto alla vita".
    Nelle puntate successive, poi, obiettivo sul mondo del lavoro, tra nuove opportunità e disoccupazione "tecnologica"; e sull'ambiente, tra prospettive di sviluppo sostenibile e bisogni energetici crescenti e potenzialmente fonte di conflitti.
    Non casuale la scelta della "scenografia": la Biblioteca "Nilde Iotti" della Camera dei deputati, un luogo storico, perché qui venne processato Galileo Galilei. E oggi come allora - conclude Padre Benanti - il progresso delle scienze e la paura che spesso lo accompagna devono confrontarsi: "Quattrocento anni fa abbiamo avuto paura di un'invenzione, del telescopio. Oggi, un'altra invenzione, l'intelligenza artificiale, ci spaventa, ci fa pensare che dobbiamo aver paura. Ma è veramente così? Dobbiamo indagare di più questo tema per evitare che anche questa volta vada a finire come la volta scorsa".
    Ma l'impegno di Benanti, vera star dell'IA in Italia, continua anche su Tv 2000 dove dall'11 gennaio, per sei puntate alle 15.15 sarà tra i protagonisti di 'Algoretica - Noi e l'intelligenza artificiale', il nuovo programma che svela le opportunità dello sviluppo dell'intelligenza artificiale nella vita quotidiana mettendo a fuoco i rischi e le implicazioni etiche e sociali.
    Sei puntate condotte da Monica Mondo con la partecipazione di fra Paolo Benanti. In studio esperti del settore e due robot.
    (ANSA).
   

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