Salvini e la dialettica "da bar", Di Maio e la bolla dei social, il premier Conte, Renzi e l'opposizione di sinistra capace solo di accapigliarsi, ma anche la vecchia politica e noi italiani, che vogliamo il cambiamento senza essere disposti a fare il minimo per attuarlo, come pagare le tasse. Sono fra i bersagli di Bentornato presidente, la commedia satirica dei talentuosi Giancarlo Fontana e Giuseppe G.
Inizialmente avevamo pensato di ambientarlo in Europa. Poi un anno fa, quando abbiamo visto che non si trovava un Presidente del Consiglio, abbiamo pensato di costruire su questo la storia... in pratica è un instant movie". Come pensa reagiranno i politici veri? "Le uniche reazioni che mi interessano sono quelle della gente. Fra tanti numeri che sentiamo la percentuale che colpisce è il 40% di astenuti alle elezioni. E' ora di iniziare a rivolgersi a quelle persone". Perché "i politici dovrebbero arrabbiarsi? - chiede sorridendo Calabresi -. Gli abbiamo fatto un merchandising straordinario, abbiamo cercato di dargli un'umanità che non so se gli appartiene. Il mio Teodoro Guerriero è un uomo con un gran cuore, ma quando vede una telecamera diventa un altro. Il filtro social sembra essere diventato quello della politica. E noi mazzoliamo un po' tutti, destra, sinistra, vecchia politica, opposizione". Con il film "abbiamo cercato di cavalcare l'attualità, e bastava andare sui siti per trovare spunti" dice Giancarlo Fontana. In questo momento storico "volevamo fare della sana satira su quello che ci circonda - chiosa Nicola Giuliano, coproduttore con Francesca Cima e Carlotta Calori, e coautore del soggetto con Fabio Bonifacci, che firma anche la sceneggiatura -. In questa particolare era, in cui si deve per forza stare da una parte o l'altra della barricata, ci siamo detti: 'guardiamo quello che c'è, ridiamo di tutto e di tutti... e guardiamoci allo specchio".
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Di Maio, Salvini, Renzi nella satira di Bentornato presidente