Aretha, la regina del soul. Ree-Ree - come era chiamata in famiglia -, la bambina prodigio poi diventata donna con i suoi demoni e le sue fragilità.
Nel ruolo della regina del soul (Respect, (You Make Me Feel Like A) Natural Woman, I Say a Little Prayer e Think, sono solo alcuni dei suoi successi immortali) una splendida Jennifer Hudson, scelta personalmente da Aretha Franklin per interpretarla nel lungometraggio sulla sua vita. Alcuni potrebbero dire che la Hudson si sia preparata per questo ruolo da quando è stata eliminata da American Idol (al 7/o posto) nell'aprile 2004. "Dopo il talent - racconta la cantante e attrice -, Aretha Franklin mi ha permesso di aprire un suo concerti. È stato un sogno, come lo sono i tanti momenti che ho condiviso con lei. Dopo aver vinto il mio Oscar per Dreamgirls, ha voluto incontrarmi, ed è stato a New York. Più di 15 anni fa.
È stato lì che abbiamo iniziato a parlare di me che la interpretavo. Ora mi sembra che fosse destino in un certo senso.
Capisco quanto sia stata un'enorme guida per la mia carriera".
Respect, in un lasso temporale dagli anni Cinquanta ai Settanta, racconta il percorso non facile di Aretha Franklin (nata nel 1942 e morta nel 2018) per diventare la musicista brillante che tutto il mondo ha conosciuto: 18 Grammy Awards, la prima donna a entrare nella Rock'n'Roll Hall of Fame. La storia di una giovane donna con la voce più emozionante e forte del mondo, che stava lottando per trovare se stessa, in un mondo che stava cambiando velocemente. E lei stessa diventa parte di questo cambiamento, con il suo attivismo per rivendicare i diritti degli afro-americani, spinta dall'esempio e dalla vicinanza con Martin Luther King, e il suo sostegno al Black Panther Party, al Black Power Movement e al Free Angela Movement. Il film inizia e finisce in chiesa (con la registrazione dell'album da record Amazing Grace), a ribadire il ruolo che la fede e l'esperienza gospel hanno avuto sulla sua formazione di donna e di artista.
"Una delle intenzioni dietro questo film - spiega la regista - era mostrare che la signora Franklin fosse in grado di guarire se stessa attraverso la sua arte. Per me era essenziale che le persone sentissero la profondità di Aretha come persona. La ricerca di una persona che non sapeva bene chi fosse. Era la storia che sentivo di voler raccontare, ed è stato quello che ha finito per essere il cuore del film, la sua spina dorsale". Il film ruota intorno al rapporto di Aretha con le figure maschili della sua vita: il carismatico padre-padrone reverendo (Forest Whitaker - L'ultimo re di Scozia, The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca, La moglie del soldato), il primo marito Jerry Wexler (Marc Maron), il secondo marito Ted White (Marlon Wayans). Nel cast anche Audra McDonald (nel ruolo della madre di Aretha) e Mary J. Blige (Dinah Washington), Tituss Burgess (Rev.
James Cleveland), Hailey Kilgore (la sorella Carolyn) e Saycon Sengbloh (la sorella Erma). (ANSA).
Respect, luci e ombre di Aretha Franklin
In sala il biopic interpretato da Jennifer Hudson
