(ANSA) - ROMA, 25 OTT - ANDREA CAMILLERI, MORTE IN MARE APERTO E ALTRE INDAGINI DEL GIOVANE MONTALBANO(SELLERIO, PP 320, EURO 14). Più impulsivo, più veloce e per il maggior tempo possibile insieme a Livia. E' il giovane Commissario Montalbano, audace e senza paura, come appare negli otto racconti inediti di Andrea Camilleri che Sellerio ha raccolto nel libro 'Morte in mare aperto e altre indagini del giovane Montalbano', appena arrivato in libreria.
"L'impulsività, il tendenziale non rispetto per le regole, è assai più evidente in Montalbano giovane; non che nel Montalbano adulto si perda, non è che nasce incendiario e muore pompiere. Rimane sempre incendiario, solo 'criptato'. Nelle indagini, Montalbano giovane è più veloce del Montalbano adulto; la maturità l'ha portato, prima di formulare un'accusa, ad esserne profondamente convinto, mentre al giovane basta esserne convinto al 70%. Ma l'essenziale e fondamentale caratteristica in entrambi è di avere un cervello speculativo" spiega Camilleri del suo amato commissario che nel 2014 ha compiuto vent'anni.
Dal nostro primo incontro con Montalbano, nel romanzo 'La forma dell'acqua' del 1994, Vigata è diventata uno scenario familiare e il siciliano di Montalbano ha cominciato a diventare un parlato maggiormente comprensibile. Da allora il Commissario ha venduto 15 milioni di copie, con gli oltre venti titoli pubblicati da Sellerio, ed è entrato nell'immaginario collettivo grazie all'interpretazione di Luca Zingaretti. E ora Camilleri, a 88 anni, ci regala un squarcio del tutto nuovo sulla sua gioventù. Attorno al Commissario di Vigata ci sono i personaggi che tutti conosciamo ma i legami non sono ancora rodati, a partire dall'entrata in scena di Catarella fra la confusione che lo contraddistingue. Con Fazio prevale ancora la gerarchia, mentre l'impenitente Augello, che non resiste al fascino femminile, per la sua brama di conquiste mette in pericolo la vita del commissario nel corso di un'indagine.
Scritti tra il 2013 e il 2014, gli otto racconti ci mostrano l'esperienza che ha formato il carattere del Commissario famoso per la sua celebre frase: "Montalbano sono!". Nelle storie, ambientate negli anni Ottanta, nell'Italia dell'affare Sindona e dell'attentato a Giovanni Paolo II, rispunta la mafia e nelle indagini, molto diverse fra loro, troviamo speculazione edilizia, droga, rapimenti e contrasti familiari.
Metodico, ordinato, abitudinario. Così Livia parla del Commissario nella storia che apre il libro, 'La stanza numero 2', in cui troviamo Montalbano sorpreso e un pò irritato dalla fidanzata che gli fa il suo ritrattino da anziano. "Quando diventerai vecchio, ti comporterai peggio di un gatto abitudinario" dice al Commissario e lui per dimostrarle il contrario, dopo una deludente cenetta in un ristorante, non percorre la solita strada per tornare a Vigata. Nel nuovo percorso ad attenderlo, oltre ad un bel cielo stellato, l'incendio di un albergo da cui partirà una nuova indagine.
Di nuovo troviamo Montalbano con Livia, in attesa che lei arrivi all'aeroporto di Punta Raisi, in 'Un'albicocca'. Poi, i due innamorati si godono l'aria di mare lungo la costa in una notte di luna piena e, dopo un pisolino in automobile, guardano insieme l'alba sulle saline. Un pò di romanticismo, sempre accompagnato da una certa ironia, che viene però presto interrotto. A una curva dall'arrivo a Vigata, Montalbano scopre che un automobile è finita fuori strada ed e' precipitata sulla spiaggia. In 'Morte in mare aperto' troviamo invece il Commissario in una bella giornata di primavera, mentre si gusta il suo caffè venir informato al telefono che un peschereccio, il Carlo III, ha un morto a bordo. "Pari che un omo dell'equipaggio ha ammazzato per sbaglio al motorista" gli dice Fazio. Peccato che nelle indagini, dal mare vengano recuperati 30 chili di eroina. (ANSA).