(ANSA) - ROMA, 24 MAG - PETROS MARKARIS, L'ASSASSINIO DI UN IMMORTALE (LA NAVE DI TESEO, PP 172, EURO 18,00). Denaro, tanto denaro.
Markaris, che ha lavorato con Theo Angelopoulos a diverse sceneggiature, tra cui 'L'eternità è un giorno', Palma d'oro a Cannes nel 1998, ne 'L'assassinio di un immortale' ci regala una serie di racconti dedicati "alla piccola April" in cui troviamo il commissario Charitos alle prese con l'assassinio di un professore, ucciso prima della sua nomina all'Accademia di Atene, e con il killer di un regista ma anche il suo collega turco Murat che combatte la mafia in una città tedesca. E poi storie autobiografiche, ambientate a Istanbul dove lo scrittore è nato nel 1937, ispirate a personaggi realmente conosciuti, di critica sociale, o che si scontrano con l'attualità, dalle rotte dei migranti alle persecuzioni contro i greci nella Turchia anni'50.
"Sono molto contento quando scrivo un romanzo - finora ne ho scritti dieci con Charitos - ma mi sento molto più aperto e libero quando scrivo racconti. In questo libro non c'è sempre Charitos, in particolare le storie ambientate a Istanbul sono molto autobiografiche. In 'Ulisse invecchia solo' ho voluto che il desiderio di tornare a Istanbul del protagonista, una persona che ho realmente conosciuto, si realizzasse. Mentre nella realtà non so cosa sia successo dopo la sua scomparsa".
Markaris, che insegna sceneggiatura, spiega sempre ai suoi studenti: "nei film l'autore vero è il regista. Quello dello sceneggiatore è un lavoro al servizio del regista". "In Grecia - racconta Markaris - mi chiedono spesso come sono riuscito a collaborare con Angelopoulos che è famoso per non avere un carattere semplice e ha uno stile totalmente diverso dai miei romanzi. E' semplice, cercavo di capire cosa voleva lui, di mettermi al suo servizio. La sceneggiatura è la base delle torte, non importa cosa ci metti sopra. Se la base non è solida, la torta crolla. Se quello che ci metti sopra è cattivo, il risultato sarà cattivo. Non puoi fare un buon film senza una bella sceneggiatura e viceversa".
Il segreto del successo di Charitos, amatissimo in Sudamerica, è che "è un uomo comune, ognuno - spiega lo scrittore - può identificarsi con lui. Non è particolarmente intelligente ne' particolarmente colto. Ha una famiglia normale che fa dei sacrifici per far studiare la figlia, Caterina. Ai lettori piace tutto questo". (ANSA).
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Racconti 'L'assassinio di un immortale' pubblicati da Nave Teseo